24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Dibattito in corsa a Washington

Casa Bianca e NSA divise su privacy e sicurezza informatica

L'Agenzia di sicurezza nazionale vuole maggiori poteri di controllo e ha chiesto che centinaia di aziende permettano ad alcuni programmi del governo federale di monitorare il loro traffico internet. Casa Bianca e ministero della Giustizia si sono però opposti

NEW YORK - La sicurezza online deve essere delegata ai governi o spetta ai singoli utenti? È questo il tema al centro del dibattito in corsa a Washington, dove Amministrazione Obama e Agenzia per la sicurezza nazionale discutono sulle misure necessarie a proteggere le aziende considerate vitali per gli interessi nazionali americani da eventuali attacchi informatici.

L'NSA vuole maggiori poteri di controllo - Stando a fonti dell'Amministrazione Obama e ad alcuni documenti interni ripresi dal Washington Post, dopo che lo scorso maggio aveva sottolineato i rischi che corrono alcune aziende considerate fondamentali per la sicurezza del Paese, la National Security Agency vorrebbe ampliare il proprio ruolo nella protezione di network e computer privati dagli attacchi di hacker. E ha chiesto che centinaia di aziende permettano ad alcuni programmi del governo federale di monitorare il loro traffico internet. Casa Bianca e ministero della Giustizia si sono però opposti.
Oltre all'enorme costo del progetto, l'Amministrazione Obama nutre perplessità sull'efficacia dell'approccio. Secondo la Casa Bianca, la proposta - non escludendo che gli stessi provider di internet diventino oggetto dei controlli - metterebbe a repentaglio la privacy di tutti gli internauti.