2 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Spazio

Nasa: navetta Atlantis sgancia telescopio Hubble

Terminata la quinta missione di riparazione

CAPE CANAVERAL - La navetta spaziale Atlantis ha terminato la sua missione e la Nasa ha annunciato di aver sganciato e rimesso in orbita il telescopio spaziale «Hubble», agganciato mercoledì dal braccio robotico ed ancorato alla stiva dello shuttle.

Se tutto andrà come previsto, non dovrebbero essere più necessarie missioni di riparazione per i prossimi cinque-dieci anni. Nel corso di quest'ultima missione gli astronauti hanno compiuto cinque passeggiate spaziali, installato due nuovi strumenti scientifici, ne hanno riparati altri due e compiuto la manutenzione generale.

La vita operativa del telescopio recentemente ha sofferto di numerosi guasti meccanici: sono stati sostituiti i sei giroscopi, le batterie, il sistema di protezione termica e il sistema informatico, sono stati installati due nuovi apparecchi, uno spettrografo per raggi cosmici e un obbiettivo grandangolo; il tutto dovrebbe migliorare da 10 a 70 volte le capacità dello Hubble, in grado così di rilevare oggetti risalenti a 500 milioni di anni dopo il Big Bang contro l'attuale miliardo di anni.

Lanciato nel 1990, lo Hubble viene però considerato dagli astronomi ancora uno strumento di assoluta avanguardia, anzi insostituibile: non vi è nulla di simile in orbita per quanto riguarda l'astronomia nel campo della radiazione visibile; le moderne reti di telescopi sulla Terra possono raggiungere in alcuni casi la stessa risoluzione, ma l'atmosfera terrestre li rende 'ciechi' all'infrarosso e all'ultravioletto.

Proprio l'infrarosso dovrebbe essere il punto di forza del «James Webb Space Telescope», il cui lancio è in programma per il 2013 e che dovrà lavorare fianco a fianco con lo Hubble per poi sostituirlo. Il telescopio era stato così battezzato in onore di Edwin Hubble, l'astronomo americano a cui si deve la costante che definisce il tasso di espansione dell'universo.