26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Giovani, arrabbiati, incomprensibili anche dal loro leader

Russia, ecco chi sono i sostenitori di Navalny e i rivali di Putin

Giovani, carini, e molto arrabbiati. Non solo sono diversi da tutto il resto della popolazione, ma parlano anche una lingua che lo stesso blogger di opposizione russo Aleksey Navalny non capisce

ROMA - Giovani, carini, e molto arrabbiati. Non solo sono diversi da tutto il resto della popolazione, ma parlano anche una lingua che lo stesso blogger di opposizione russo Aleksey Navalny non capisce. Come ha scritto pure in tweet «Che cosa significa "Navalny Bled", fatemelo capire. Era da un po di tempo che ve lo volevo chiedere» ha postato il leader dell opposizione russa. Ma ancora adesso lo slang giovanile russo resta un mistero. Come lo sono questi ragazzi, vestiti come capita, di nero o colori sgargianti, che in questa ultima manifestazione si sono radunati sulle strade di Mosca, sulla Tverskaya, e mentre uno per uno la polizia li portava via, giocavano e scherzavano come se fosse una protesta studentesca.

Questione di trend
Su di loro, su questa generazione nata e cresciuta sotto Vladimir Putin, si sono scatenati sociologi e psicologi, in particolare dopo la prima vera discesa in piazza del 26 marzo che è stata anche la prima loro apparizione nel mondo dei media mondiali. In maggioranza hanno meno di 18 anni, si organizzano e in fondo vivono sui social. Secondo Kirill Kabanov, membro del Consiglio presso la Presidenza russa per le istituzioni della società civile e dei diritti umani, «per questi ragazzi la cosa più importante è entrare nel trend. Se sei fuori, sei out, non sei nessuno. Ma sono anche facilmente manipolabili».

Perché protestano?
Giovani insomma. Giovanissimi. Ma che cosa pensano e perché sono scesi in piazza per protestare contro l'elite russa? A rispondere è Viktor, 19 anni, direttamente dalla piazza: «A me interessa quello che accade in questo Paese e Navalny, con le sue indagini, ci ha fatto capire perché viviamo così male. Ad esempio da noi, in università, ci hanno tolto le borse di studio che erano tanto utili ai giovani che venivano da fuori Mosca. E di queste piccolezze ce ne sono a bizzeffe. A me non piace quello che succede. Navalny dice che sappiamo tutti chi è colpevole di questo e che i responsabili se ne vadano in galera».