Russia, la protesta del blogger Navalny infiamma il Paese
Come era accaduto il 26 marzo scorso, le proteste organizzate dal blogger di opposizione Aleksey Navalny sono già iniziate in molte città della Russia, e hanno letteralmente infiammato l'intero Paese
MOSCA - Le proteste organizzate dal blogger di opposizione Aleksey Navalny sono già iniziate in molte città della Russia: da Novosibirsk a Rostov sul Don, da Surgut a Ulianovsk i raduni in tutto il Paese dimostrano una partecipazione «superiore» alla precedente maxi manifestazione del 26 marzo, finita con il pugno di ferro delle forze dell'ordine. Almeno secondo quanto notato da Leonid Volkov, a capo del quartier generale di Navalny, in diretta YouTube. Secondo il canale Navalny Live, «è esempio di democrazia diretta», quando il cittadino qualunque scende in piazza e "anche pur non essendo dotato di particolari doti oratorie" prende la parola. «Abbiamo deciso di scendere sulla Tverskaja, e senza altoparlante, prendere comunque la parola», ha detto Volkov. Nelle ultime ore Navalny ha spostato dalla periferia al centro di Mosca la sua manifestazione prevista per lunedì. «Prendiamo le nostre bandiere e passeggiamo proprio come il 26 marzo», ha detto Navalny in un video. Il leader dell'opposizione extraparlamentare ha così invitato i suoi sostenitori a radunarsi sulla Tverskaya, che arriva al Cremlino, alle 13 italiane, proprio dove tecnicamente il comune non può più dare l'ok, poichè là, a quell'ora, ufficialmente si celebra la Giornata della Russia. Le conseguenze di questa decisione potrebbero essere dirompenti.
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