Turchia, inizia il processo per il tentato omicidio di Erdogan
Gli imputati sono 44, in maggior parte militari, e rischiano tutti ergastoli plurimi. Secondo il governo turco avrebbero attentato alla vita del presidente Recep Erdogan in un albergo sull'Egeo con il tentato golpe del 15 luglio scorso
MUGLA, TURCHIA - Continua il regolamento di conti in Turchia dopo il fallito colpo di Stato del luglio scorso. Si è aperto a Mugla, nel sud del paese, il processo contro 47 imputati, accusati di un complotto che la notte del fallito golpe aveva l'obiettivo di assassinare il presidente Recep Erdogan in un albergo sull'Egeo.
Il presunto tentato golpe del 15 luglio
Quarantaquattro accusati, la maggior parte militari, si trovano in arresto mentre altri tre sono tuttora latitanti e saranno giudicati in contumacia. Gli imputati, molti in abiti borghesi, sono stati condotti in aula dalle forze di sicurezza di fronte alle telecamere, tra i fischi e le grida di odio del pubblico presente. Erdogan nella notte del 15 luglio scorso stava trascorrendo una vacanza con la famiglia in un esclusivo resort di Marmaris sull'Egeo e ha poi raccontato di essere scampato alla morte per un caso fortuito.
Ergastoli plurimi per gli imputati
Due poliziotti di scorta a Erdogan nell'albergo furono uccisi durante l'attacco. I magistrati hanno chiesto ergastoli plurimi per tutti gli imputati, tra i quali una squadra d'assalto di 37 soldati che avrebbe dovuto portare a termine l'omicidio. Le autorità sostengono che il complotto per uccidere Erdogan fosse parte del piano per rovesciare il governo regolarmente eletto, pianificato e messo in opera da Fethullah Gulen, leader religioso musulmano riparato in esilio negli Stati Uniti.
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