Guerra dei droni, attaccati gli impianti petroliferi sauditi: gli USA accusano l'Iran
Trump ha offerto il sostegno degli Stati Uniti per aiutare l'Arabia Saudita a difendersi. Pompeo non ha fornito prove specifiche a sostegno delle sue accuse
NEW YORK - Gli Stati Uniti hanno accusato l'Iran per l'attacco con i droni agli impianti petroliferi in Arabia Saudita. A puntare il dito contro Teheran è stato il segretario di stato americano Mike Pompeo, che considera non veritiera la rivendicazione dei ribelli yemeniti Houthi - sostenuti dall'Iran - dell'attacco alle due strutture, gestire dalla compagnia pubblica Aramco.
Impatto sui prezzi del greggio
La repubblica islamica ha a sua volta bollato le accuse come «cieche, incomprensibili e insignificanti». Il ministro dell'Energia saudita ha spiegato che gli attacchi hanno ridotto di 5,7 milioni di barili al giorno la produzione di greggio, ossia hanno dimezzato la capacità produttiva del regno. E secondo gli analisti tutto questo potrebbe avere un significativo impatto sui prezzi mondiali del greggio. Le immagini televisive hanno mostrato un gigantesco incendio ad Abqaiq, sito del più grande impianto di lavorazione di petrolio dell'Aramco, mentre un secondo attacco con un drone ha innescato roghi nel giacimento di Khurais.
Tensione tra Stati Uniti e Iran
I sauditi guidano una coalizione militare sostenuta dall'Occidente che sostiene il governo dello Yemen, in opposizione al movimento ribelle Houthi. Gli attacchi arrivano inoltre in un contesto di continue tensioni tra Stati Uniti e Iran, a seguito dell'abbandono - da parte del presidente americano Donald Trump - dell'accordo che limita le attività nucleari iraniane e il ripristino delle sanzioni. In un tweet, Pompeo ha detto che non ci sono «prove» che i droni provenissero dallo Yemen. Ha descritto l'attacco come «un attacco senza precedenti alla fornitura energetica mondiale». A tutte le nazioni, ha aggiunto, «chiediamo di condannare pubblicamente e inequivocabilmente gli attacchi dell'Iran».
Mancano le prove
Gli Stati Uniti lavoreranno con i loro alleati per garantire che i mercati energetici rimangano ben forniti e «l'Iran è ritenuto responsabile della sua aggressività», ha aggiunto. La Casa Bianca ha affermato che Trump ha offerto il sostegno degli Stati Uniti per aiutare l'Arabia Saudita a difendersi. Pompeo non ha fornito prove specifiche a sostegno delle sue accuse. Che seguono uno schema in base al quale gli Stati Uniti incolpano l'Iran per i recenti attacchi che hanno coinvolto forniture di petrolio nella regione. Gli Stati Uniti hanno dichiarato che c'era l'Iran dietro gli attacchi a due petroliere nel Golfo di giugno e luglio, nonché ad altre quattro a maggio. Teheran ha respinto le accuse in entrambi i casi.