Trump: «Tutta colpa dei democratici se muoiono i bimbi dei migranti»
L'attacco del presidente in pieno braccio di ferro sullo «shutdown»: patetica politica migratoria che consente alle persone di fare la lunga traversata con l'idea di poter entrare illegalmente nel nostro Paese
NEW YORK - Il presidente americano Donald Trump ha imputato ai democratici la responsabilità della morte dei bambini migranti in custodia negli Stati Uniti, in pieno braccio di ferro politico sullo «shutdown», ovvero la chiusura di alcune attività del governo federale per mancanza di fondi, iniziato sabato scorso e destinato a protrarsi almeno fino ai primi giorni di gennaio. Nelle scorse settimane sono deceduti due bambini del Guatemala, di sette e otto anni.
Tutta colpa dei Democratici
«Qualsiasi decesso di bambini o di altri alla Frontiera è completamente colpa dei democratici e della loro patetica politica migratoria che consente alle persone di fare la lunga traversata con l'idea di poter entrare illegalmente nel nostro Paese. Non possono - ha scritto Trump su Twitter - se avessimo un Muro, non tenterebbero neanche. I due bambini in questione erano molto malati prima che venissero presi in consegna dalla Polizia di frontiera. Il padre della bambina ha detto che non è stata colpa loro, non le aveva dato acqua per giorni. La polizia di frontiera ha bisogno del Muro e tutto finirà».
«Grandi progressi» nei negoziati commerciali con la Cina
Il presidente americano Donald Trump ha poi riferito di «grandi progressi» nei negoziati commerciali con la Cina. «Ho appena avuto una lunga telefonata molto positiva con il presidente cinese Xi (Jinping) - ha scritto Trump su Twitter - si procede molto bene verso un accordo che, se raggiunto, sarà completo e coprirà tutte le questioni e i punti di contesa».
Messaggio di fine anno di Putin a Trump
Il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato all'omologo americano Donald Trump che Mosca rimane «aperta al dialogo». «I rapporti russo-americani sono un fattore importante per garantire la stabilità strategica e la sicurezza internazionale», si legge nel messaggio di auguri di fine anno inviato dal presidente russo, in cui si «conferma che la Russia è aperta al dialogo con gli Stati Uniti su una vasta gamma di questioni».