Amazzonia devastata da miniere d'oro illegali
La denuncia del gruppo ambientalista RAISG: Fenomeno cresciuto senza precedenti fino a livello «epidemico»
RIO - Il fenomeno delle miniere d'oro illegali nella foresta amazzonica ha raggiunto un livello definito «epidemico», causando danni alla foresta originaria e ai corsi d'acqua. Lo denuncia il gruppo ambientalista RAISG, che ha lavorato a una nuova cartografia delle attività estrattive. «Le miniere illegali - ha spiegato l'antropologo brasiliano Beto Ricaro - soprattutto nelle aree abitate da tribù indigene e nelle zone protette sono cresciute in maniera esponenziale negli ultimi anni, a causa dell'aumento del prezzo dell'oro».
2300 SITI ILLEGALI - La nuova mappa ha individuato oltre 2300 siti illegali, in 245 zone di Venezuela, Brasile, Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù. Il documento riveste inoltre un forte valore politico in Brasile, a poche settimane dall'elezione alla presidenza di Jair Bolsonaro, il candidato di estrema destra che nega i cambiamenti climatici e ha più volte minimizzato i rischi per i diritti delle popolazioni indigene che vivono nelle aree dove ufficialmente le miniere sono bandite.
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