19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Sempre più Guerra fredda

Siria, stampa russa denuncia: verso un asse Usa-Ue contro Mosca

L'annullamento della visita di Vladimir Putin a Parigi dopo le dichiarazioni di Francois Hollande dà l'idea dello stato attuale dei rapporti tra Occidente e Russia

MOSCA - Era forse dai tempi della Guerra fredda, che la tensione tra Russia e Occidente non toccava i livelli attuali. In particolare, «senza precedenti» per le relazioni bilaterali russo-francesi l'annullamento della visita di Vladimir Putin da Francois Hollande e questo prelude a tempi durissimi: «potrebbe accelerare la formazione della coalizione occidentale contro la politica russa in Siria e, insieme con gli Stati Uniti, potrebbero entrare i principali paesi europei, fino a poco tempo fa chiamati al dialogo con Mosca». Così il quotidiano russo Kommersant, citando fonti informate dei fatti spiega «l'intrigo che circonda la visita di Vladimir Putin a Parigi».

Tra Ucraina e Siria
In sostanza una lettura degli eventi molto più gridata, rispetto ai commenti composti di ieri del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che delineano un clima da Guerra fredda e mettono il rinnovo delle sanzioni occidentali contro Mosca non più in relazione al conflitto congelato in Ucraina, ma alla situazione siriana.

Comportamento di Hollande non chiaro
«Il comportamento del signor Hollande è sgradevole a noi e non è chiaro», dice la fonte a Kommersant. Mosca considera «inaccettabile» l'accaduto, data la posizione di partenza di Parigi a favore del dialogo tra Putin e Hollande, con il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, che alla fine della scorsa settimana ha visitato Mosca per trovare un compromesso sulla Siria.

Ma Parigi voleva un riavvicinamento con Mosca
Kommersant ricorda che nel bel mezzo della crisi internazionale in relazione agli eventi in Ucraina è stato il presidente Hollande a cercare di riprendere l'iniziativa nel dialogo con Mosca. Secondo Kommersant, è per questo che ha guadagnato una reputazione come leader europeo, non pronto a seguire incondizionatamente la politica dell'amministrazione Obama, che richiede agli alleati europei pieno coordinamento della politica russa con Washington.

Il rifiuto di Hollande
Ora, però, il rifiuto effettivo di Francois Hollande di comprendere e accettare la logica di Mosca potrebbe accelerare il processo di formazione della coalizione occidentale contro le azioni della Russia in Siria. In questa coalizione informale emergente, insieme con gli Stati Uniti possono entrare le maggiori potenze europee, in precedenza a favore del dialogo con Mosca.

La nuova sfida
La situazione in Siria emerge come una nuova sfida per le relazioni tra l'Occidente e Mosca. Indicativa, secondo il giornale, è stata la dichiarazione di ieri dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in una conferenza a Berlino. «Oggi, l'unica opzione per noi è quella di estendere le sanzioni, altrimenti sarebbe la resa», ha avvertito Tusk. Secondo Tusk, «molti politici hanno fatto un errore tipico dell'Europa occidentale», accettare di condurre un dialogo con la Russia per risolvere il conflitto in Siria. E a commento di tali dichiarazioni, Kommersant scrive: «In precedenza, i leader europei hanno posto in avanti come condizione per l'abolizione delle sanzioni antirusse, la realizzazione dell'accordo Minsk sul Donbass e la crisi Ucraina, ora l'estensione delle sanzioni non è più associata con la situazione in Ucraina, ma con la politica di Mosca in Siria».

La variabile turca
C'è poi l'elemento turco, ossia il riavvio di rapporti tra Mosca e Ankara. Un esperto fa notare a Kommersant che la visita a Parigi è stata cancellata subito dopo la visita a Istanbul e colloqui con Recep Tayyip Erdogan. Il fatto che nei negoziati di Istanbul, il presidente turco si sia astenuto dalle critiche alle operazioni russo-siriane ad Aleppo, può servire come un'altra prova che i due leader hanno raggiunto accordi su alcuni dietro le quinte in Siria, annota il giornale russo. Ma Mosca difficilmente può contare sul fatto che il volto del presidente Erdogan rappresenterà un affidabile alleato a lungo termine in questione siriana. Attualmente quella con Ankara viene definita un'alleanza «situazionale».

(Con fonte Askanews)