20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
L'intervista alla Bild

Juncker: «Sui migranti la storia darà ragione alla Merkel»

La storia dimostrerà che Angela Merkel «ha ragione» nella sua politica sui rifugiati. Ne è convinto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, che ha concesso un'intervista alla Bild

BRUXELLES - La storia dimostrerà che Angela Merkel «ha ragione» nella sua politica sui rifugiati. Ne è convinto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, che ha concesso un'intervista alla Bild.

Merkel ha ragione
«Fa parte delle mansioni di un capo dello stato prendere una posizione e mantenerla sotto pressione», ha raccontato Juncker, «I cancellieri sono sempre stati rispettati quando hanno mantenuto la propria direzione in circostanze complicate. In particolare, sto pensando alla lungimirante politica di riunificazione di Helmut Kohl. La storia ha dimostrato che aveva ragione e dimostrerà che Angela Merkel ha ragione»«Avrei sicuramente preferito», ha ricordato il presidente della Commissione Europea, «che tutti si fossero resi conto velocemente come il cancelliere Merkel che la crisi dei rifugiati può essere risolta soltanto attraverso uno sforzo congiunto, proprio come prima la crisi del debito. Ma il motto resta sempre "ognuno per sè!». Comunque, anche le nazioni che prima erano molto critiche ora stanno offrendo un aiuto concreto. Tutti i Paesi stanno dimostrando la loro solidarietà attraverso il bilancio dell'Ue. Abbiamo raddoppiato i fondi in tempo record e abbiamo mobilitato 10,1 miliardi di euro raggruppando gli strumenti».

Frontiere
«Non sarebbe né legalmente né politicamente accettabile collaborare con Paesi terzi per chiudere la frontiera di uno dei nostri stati membri», ha poi detto Juncker alludendo alla volontà di quattro stati dell'Europa dell'est di chiudere la frontiera macedone con la Grecia, «Sosteniamo la sicurezza al confine da entrambe le parti, la greca e la macedone. Avremo successo soltanto se lavoreremo più da vicino e collaborativamente e se non distruggiamo la fiducia. Non dobbiamo mettere a rischio Schengen e perciò anche la nostra libertà nazionale».

Ci vorrà tempo
Quanto alla possibilità che l'Europa superi la crisi dei rifugiati, il presidente della Commissione Europea ha poi detto che, «come nel caso della crisi del debito, saranno necessari passi comuni allo scopo di raggiungere l'effetto desiderato». «Sì, ci vorrà un po' di tempo prima che le misure che in Europa abbiamo deciso nel corso delle settimane e dei mesi siano efficaci. Ma in Grecia, ora vengono prese le impronte digitali di nove richiedenti asilo su dieci. A settembre eravamo all'8 per cento. A causa delle importanti decisioni prese dal governo turco, possiamo ora vedere una riduzione del numero di rifugiati nel Paese: secondo Frontex, 7mila rifugiati arrivano dalla Turchia in Grecia ogni giorno a ottobre e 3.500 a dicembre. Ora siamo a 2mila persone. Vediamo i primi segni di progresso». Prima dell'imminente vertice Ue, giovedì e venerdì, il cancelliere Merkel sembra però isolato. «Angela Merkel supererà in carica tutti i suoi attuali critici», ha aggiunto, «La politica europea sui rifugiati che lei e io appoggiamo avrà successo. E' un segno di forza politica dire "La realizzeremo. Qualunque altra cosa significherebbe cedere di fronte ai populisti».

(Con fonte Askanews)