Obama: «Il conflitto in Siria? Non è una gara tra me e Putin»
Il conflitto in Siria non è un campo di «gara» con il presidente russo Vladimir Putin. L'ha affermato ieri il leader statunitense Barack Obama in una conferenza stampa in chiusura del summit Asean in California.
WASHINGTON - Il conflitto in Siria non è un campo di «gara» con il presidente russo Vladimir Putin. L'ha affermato ieri il leader statunitense Barack Obama in una conferenza stampa in chiusura del summit Asean in California.
Una gara?
«Non è una gara tra me e Putin», ha detto il presidente Usa rispondendo a una domanda sull'offensiva russa in Siria. «La questione reale - ha aggiunto - dovrebbe essere chiedersi cosa pensi di guadagnare la Russia se prende un paese completamente distrutto come alleato, per sostenere il quale dovrà perpetuamente spendere miliardi di dollari». La tensione tra le due potenze è tangibile anche in questi giorni, dopo che gli Stati Uniti hanno imputato alla Russia un raid che ha distrutto due ospedali di Medici senza Frontiere. Intanto, la situazione nel Paese si fa sempre più difficile.
Gli assedi imposti dal regime
Si trovano in particolare intorno alla capitale Damasco. La città di Madaya è stata una delle più colpite e 46 persone sono morte di fame dal 1 dicembre, secondo Medici senza Frontiere (Msf). Altre località controllate dai ribelli sono inoltre circondate nella provincia di Damasco: tra queste Zabadani, Mouadamiyat al Sham o ancora Douma, Erbine e Zamalka nella regione del Ghouta orientale. Il regime del presidente siriano Bashar al Assad è accusato di ricorrere agli assedi per obbligare i ribelli a deporre le armi.
Gli assedi imposti dai ribelli
Gli insorti utilizzano la tattica dell'assedio contro le località sciite di Foua e Kafraya nella provincia di Idleb (nordovest). Hanno cercato di legare la sorte di Foua e Kafraya a quella di Zabadani e Madaya, esigendo che tutti gli aiuti che giungono ai villaggi fedeli al regime Assad assiano inoltre consegnati a queste due città ribelli.
Gli assedi imposti dall'Isis
Il gruppo jihadista assedia da gennaio 2015 la città di Deir Ezzor, nell'est della Siria, dove vivono più di 200mila persone. La città è in mano al regime siriano, ma la maggior parte della provincia è controllata dall'Isis. Il governo ha però potuto consegnare aiuti alle località sotto assedio che controlla per via aerea. Possibilità di cui non dispongono i ribelli, che non hanno aviazione.
(Fonte Afp)
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