24 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Commissione europea: punti problematici

Le 4 richieste di Cameron all'Ue per scongiurare la Brexit

Il Primo ministro britannico David Cameron ha presentato i quattro obiettivi che intende rinegoziare con gli altri Stati membri dell'Ue, non escludendo di riconsiderare l'appartenenza del Regno Unito all'Ue se non otterrà quello che vuole

BRUXELLES - Il Primo ministro britannico David Cameron ha presentato i quattro obiettivi che intende rinegoziare con gli altri Stati membri dell'Ue, non escludendo di «riconsiderare» l'appartenenza del Regno Unito all'Ue se non otterrà quello che vuole. In un atteso discorso a Chatham House, Cameron si è detto "fiducioso" di trovare un accordo con l'Ue ma ha avvertito che il Regno Unito dovrà "ripensare" la sua appartenenza all'Unione, nel caso in cui le sue richieste di riforma non saranno soddisfatte.

Le 4 questioni
Il Primo ministro britannico ha elencato più nei dettagli le quattro questioni che intende rinegoziare con l'Ue, già note nelle sue linee principali: vuole che l'Ue non faccia discriminazioni fra gli Stati non membri dell'Eurozona, che metta più accento sulla competitività del mercato unico, che conceda al Regno Unito la possibilità di affrancarsi da ogni ulteriore politica di integrazione e limitare il welfare per i migranti provenienti dai Paesi dell'Ue in Gran Bretagna.

Fiducia e minacce
«Sono del tutto fiducioso che otterremo un accordo con l'Unione europea che convenga al Regno Unito», ha assicurato. «L'Unione europea è solita risolvere dei problemi insolubili e potrà anche risolvere questo», ha aggiunto. Tuttavia, se non otterrà ciò che vuole, David Cameron ha ribadito che non intende «escludere niente». «E' forse la decisione più importante che il popolo britannico dovrà prendere nel corso della nostra vita», ha avvertito il leader di Londra, per sottolineare la posta in gioco al referendum che dovrebbe tenersi entro il 2017. David Cameron si è impegnato a indire un referendum sull'appartenenza del suo Paese all'Unione europea nel suo discorso detto di Bloomberg nel gennaio 2013.

Punti problematici
La lettera sulla rinegoziazione dei rapporti fra Regno Unito e Ue, che il premier britannico ha inviato al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, e trasmesso anche al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, a prima vista contiene elementi «fattibili, come la richiesta del rafforzamento del ruolo dei parlamenti nazionali», altri «difficili, in particolare sui rapporti fra i paesi dentro e fuori l'Eurozona» e altri «altamente problematici, in particolare quelli che toccano le libertà fondamentali del mercato unico»; e tra questi, ci sono «le discriminazioni tra cittadini dell'Ue». Lo ha detto oggi a Bruxelles il portavoce capo della Commissione europea, Margaritis Schinas, precisando che la lettera di Cameron sarà ora attentamente «analizzata» dall'Esecutivo comunitario, insieme al discorso odierno del premier britannico sulla stessa tematica. Per la Commissione, questo «è un inizio»; il negoziato, in altre parole è ancora tutto da fare. «Come ha detto il presidente Juncker, siamo pronti a lavorare per arrivare a un patto equo per il Regno Unito, che sia anche equo per gli altri Stati membri», ha concluso Schinas.

(Con fonte Askanews)