25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Clinton e Graham: "Fare la nostra parte"; Trump: 'Prima noi'

Emergenza profughi, nuovo punto della campagna elettorale Usa

L'emergenza dei profughi in Europa e in Medio Oriente e l'impegno degli Stati Uniti a contribuire per trovare una soluzione alla sfida è diventata in queste settimane anche un tema di campagna elettorale

NEW YORK - L'emergenza dei profughi in Europa e in Medio Oriente e l'impegno degli Stati Uniti a contribuire per trovare una soluzione «a tale immensa sfida» è diventata in queste settimane anche un tema di campagna elettorale, in vista delle primarie e delle presidenziali del prossimo anno.

Posizioni diverse
Finora, scrive il New York Times, i candidati hanno calibrato le loro risposte in base all'evoluzione della situazione, dimostrando di avere posizioni diverse. Hillary Clinton ha dichiarato che «dovremmo fare la nostra parte, come dovrebbero gli europei. Questa è una crisi globale». Martin O'Malley, altro candidato democratico, ha commentato che «65.000 rifugiati non è un grosso numero per un Paese forte e grande come gli Stati Uniti. Non possiamo stare seduti e non far nulla, davanti a queste immagini». «Dovremmo fare la nostra parte - ha detto anche Lindsey Graham - non credo che l'americano medio abbia idea di cosa sia vivere in Medio Oriente, ora».

Disaccordo
Per Marco Rubio, «dovremmo essere potenzialmente aperti ad accogliere alcuni di questi individui, a un certo punto». «La riposta non è di aumentare il numero di rifugiati che accogliamo. Siamo già il Paese più generoso e compassionevole del mondo» ha detto Bobby Jindal. Per Donald Trump, «dobbiamo sistemare il nostro Paese. Ora l'Europa se ne sta occupando e la Germania è stata finora molto generosa, cosa molto sorprendente per me, se devo essere onesto. C'è un grosso problema, dovremmo aiutare il più possibile, ma dobbiamo pensare a sistemare il nostro Paese». (fonte askanews)