18 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Mentre la crisi continua

Profughi, l'Europa divisa in attesa del piano Juncker

Mentre un'Europa divisa cerca di mettere a punto la risposta all'ondata di profughi che la sta investendo, l'Unione, in attesa del piano di Juncker, resta divisa

BRUXELLES (askanews) - Mentre un'Europa divisa cerca di mettere a punto la risposta all'ondata di profughi che la sta investendo, i migranti continuano ad affluire ai confini orientali e cercano di attraversare i Balcani per arrivare nei paesi dell'Europa settentrionale - dalla Germania alla Scandinavia - dove spesso li attendono i loro parenti e amici che li hanno preceduti.

Discorso atteso
Questa mattina a Strasburgo il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker espliciterà le idee della commissione sulla «relocation» dei migranti che arrivano attraverso la via balcanica e quella mediterranea ai paesi che rappresentano la prima tappa, principalmente Grecia, Italia e Ungheria.

Berlino capofila dell'accoglienza
Dopo la decisione austriaca e tedesca di aprire le frontiere ai profughi che premevano sull'Ungheria per procedere verso nord, la Germania continua a proporsi come capofila dell'accoglienza. Oggi il vicecancelliere Sigmar Gabriel, parlando alla rete Zdf, ha spiegato che Berlino può gestire fino a mezzo milione di profughi all'anno.

Il muro ungherese
Un'apertura, questa, che non è condivisa da altri leader europei. Alla testa dei contrari all'apertura delle frontiere c'è proprio il primo ministro ungherese Viktor Orban, il quale nei giorni scorsi si è segnalato per una serie di dichiarazioni sulla capacità di tenuta a livello culturale e religioso dell'Europa di fronte a un'ondata migratoria prevalentemente musulmana. Orban, che ieri ha di fatto licenziato il suo ministro della Difesa accusato di essere troppo lento nella costruzione della barriera anti-immigrati, s'è recato in uno dei punti di principale pressione dei profughi, Roszke, dove ha chiarito che l'allestimento di tale muro di filo spinato va accelerato il più possibile.