Nucleare, nessun accordo tra Teheran e l'Aiea
Rimane in sospeso il dialogo tra Teheran e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica, in merito a una possibile dimensione militare del programma nucleare di Teheran. L'Aiea accusa l'Iran di aver lavorato, prima del 2003, per dotarsi della bomba atomica, ma Teheran nega.
TEHERAN (askanews) - L'Iran e l'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) non hanno ancora risolto le questioni in sospeso riguardo una possibile dimensione militare del programma nucleare di Teheran. Lo ha indicato un responsabile nucleare, al termine di una visita a Teheran degli ispettori dell'agenzia delle Nazioni Unite.
Le accuse dell'Aiea
L'Aiea chiede dal 2011 a Teheran di rispondere ad accuse precise, secondo cui l'Iran ha realizzato ricerche e lavori concreti, prima del 2003, per dotarsi della bomba atomica. Il direttore generale dell'agenzia, Yukiya Amano, ha regolarmente criticato la mancanza di cooperazione di Teheran su questo dossier.
L'Iran nega
L'Iran, che ha sempre negato di perseguire la proliferazione nucleare e contesta la veridicità dei documenti su cui si basa l'Aiea, ha accettato nel novembre 2013 di rispondere a varie domande poste dall'agenzia Onu. Soltanto due domande restano senza risposta. «Abbiamo discusso alcune soluzioni per risolvere le due questioni in sospeso ed è stato deciso di concludere le discussioni in occasione della prossima riunione», ha dichiarato l'ambasciatore iraniano presso l'Aiea, Reza Najafi, citato dall'agenzia di stampa Isna. "Noi speriamo di superare questa tappa in occasione della prossima sessione», ha aggiunto, al termine di una visita di una giornata del capo degli ispettori dell'agenzia, Tero Varjoranta, e dei suoi esperti.
Verso l'accordo sul programma nucleare
Data e luogo di questa prossima sessione non sono state fissate, ha aggiunto Najafi. «Avremo un'altra riunione a Teheran se noi troveremo il tempo prima della prossima riunione del Consiglio dei governatori» dell'Aiea, prevista a inizio giugno a Vienna. Tuttavia, secondo i diplomatici occidentali, chiarire questo aspetto è indispensabile per raggiungere un accordo nucleare definitivo con le grandi potenze del gruppo 'Cinque più Uno', formato dai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia) più la Germania. Questo accordo, che deve essere finalizzato entro la data limite del 30 giugno, verte su una riduzione drastica delle capacità nucleari iraniane in cambio di una revoca delle sanzioni internazionali.
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