28 marzo 2024
Aggiornato 20:00
Erdogan replica al Papa

Erdogan: «Fra gli Occidentali c'è troppo odio contro l'Islam»

Secondo il presidente turco, nei Paesi occidentali starebbe crescendo l'intolleranza e il pregiudizio nei confronti dell'Islam, e si userebbero frequentemente due pesi e due misure nei confronti del terrorismo islamico e di quello «di Stato» che ha ucciso 300mila siriani

ISTANBUL- Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha denunciato l'islamofobia in Occidente, nel discorso pronunciato in occasione della visit del Papa ad Ankara - la prima di un leader straniero nello sfarzoso palazzo presidenziale - e criticando chi, in Occidente, valuta il terrorismo facendo due pesi e due misure, ha fatto l'esempio negativo del partito comunista curdo (Pkk) e del regime siriano di Bashar al Assad.

IN OCCIDENTE CRESCE L'ISLAMOFOBIA«Nei paesi occidentali sta crescendo l'intolleranza e le persone sono giudicte inbase alle religioni alla quale appartengono, a volte mettono etichette come se fossero collegate con il terrorismo», ha detto Erdogan in turco. «Sta crescendo l'islamofobia», ha detto, sottolineando che «organizzazioni terroristiche come Isis, Boko Haram e al Qaeda sfruttano persone» che si sentono abbandonati.

GLI OCCIDENTALI? SUL TERRORISMO, DUE PESI E DUE MISURE - Il presidente turco ha detto che la comunità internazionale adotta uno standard doppio su certi «massacri» nel mondo, parlando, in particolare, del «terrorismo del Pkk» e del regime siriano: «ogni giorno si parla di Isis», ma «c'è un terrorismo di Stato» che ha ucciso «300mila siriani».

SERVE DIALOGO E COLLABORAZIONE - In Occidente dove crescono «le discriminazioni» e nel mondo musulmano dove crescono «l'odio le violenze», è necessario «collaborare insieme tra le civiltà e le religioni», ha detto Erdogan, ricordando un progetto comune a Turchia e Spagna nel campo del «dialogo tra civilizzazione». Il presidente turco ha sottolineato, in questo senso, il ruolo centrale, tra Oriente e Occidente, del suo paese, rivendicando anche le «storiche riforme che aumentano i diritti delle minoranze».