«Vada a Ferguson, Signor Presidente»

WASHINGTON - «C'era una volta un uomo che fece importanti discorsi sui problemi razziali. Era attento nel rispettare la storia, nel parlare di ingiustizie [...]. I suoi discorsi toccarono dentro gli americani di ogni colore e classe dando loro la speranza che sarebbe stato possibile fare progressi nel loro grande progetto di cercare una società più giusta. Quell'uomo era Barack Obama». Con queste parole inizia un editoriale di Bloomberg News dal titolo «Vada a Ferguson, signor presidente», in riferimento a quanto sta avvenendo in questi giorni in Missouri dopo l'uccisione del 18enne Michael Brown da parte della polizia.

«Ma da quando è stato eletto quell'Obama è andato perso quasi completamente» continua Bloomberg sostenendo che il presidente abbia fatto poco per la situazione del sobborgo: ha tenuto una conferenza stampa in cui ha toccato tutti gli argomenti senza esporsi. Ha condannato le violenze, ha sostenuto le ragioni dei manifestanti, suggerendo agli americani di usare questo momento per portare a galla la loro umanità. Poi «è saltato sull'Air Force One ed è tornato in vacanza», scrive Bloomberg.

E anche se oggi il segretario alla Giustizia, Eric Holder, sarà a Ferguson, Bloomberg insiste: «Anche Obama ci deve andare. Non c'è alcuna ragione valida perché Obama non prenda l'aereo e vada a Ferguson. Non è solo il lavoro che ha scelto di fare, ma anche quello per il quale gli americani lo hanno eletto».