Kerry e Lavrov parlano di pace in Ucraina
John Kerry e Sergey Lavrov hanno entrambi manifestato la volontà di contribuire alla pace e alla stabilità in Ucraina in un incontro questa sera in un gran hotel parigino, vigilia delle commemorazioni per il D-Day in Normandia.
PARIGI - John Kerry e Sergey Lavrov hanno entrambi manifestato la volontà di contribuire alla pace e alla stabilità in Ucraina in un incontro questa sera in un gran hotel parigino, vigilia delle commemorazioni per il D-Day in Normandia. Quest'incontro è una occasione per discutere «di questioni importanti per le relazioni fra Stati Uniti e Russia ma ancora piu importanti per tutti coloro che vogliono vedere la pace e la stabilità in Ucraina», ha dichiarato John Kerry prima del bilaterale organizzato a porte chiuse.
«Il presidente eletto Petro Poroshenko ha chiaramente espresso la volontà di rivolgersi a tutto il popolo ucraino e di concentrare tutti i suoi sforzi per tenere il Paese unito», ha sottolineato ancora Kerry. «Auspichiamo che sia una opportunità per la Russia, gli Stati Uniti e per tutti gli altri Paesi di unire le forze per tentare di fare dell'Ucraina un Paese economicamente forte, la cui sovranità sia rispettata, e che non sia una pedina in una lotta accanita fra altre nazioni ma un Paese indipendente, sovrano, e in grado di agire da ponte fra l'est e l'ovest», ha insistito il segretario di Stato.
«Non posso che sottoscrivere quello che ha appena detto» John Kerry, ha dichiarato Lavrov, prendendo la parola. «Ci auguriamo di vedere una Ucraina in pace, stabile, che sia un posto per tutti coloro che vi vivono, che possano vivere in pace sentendosi rispettati e ascoltati, che sia un ponte e non una pedina». Ma gli argomenti di discussione devono essere «molto più ampi e non includere semplicemente l'Ucraina», ha aggiunto il ministro russo. «Speriamo che anche altri Paesi come l'Iraq, la Libia, la Siria trovino la pace e non vengano utilizzati come Paesi pedine», ha aggiunto ancora Lavrov.