27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
La crisi siriana

L'addestramento dei ribelli in Siria, la guerra fantasma di Riad

L'obiettivo finale sarebbe la costruzione di «un nuovo esercito nazionale» dei ribelli, una forza con una «marcata ideologia sunnita» capace di catalizzate le attenzioni e la collaborazione della maggior parte dei gruppi di opposizione siriana

DAMASCO - L'Arabia saudita ha aumentato i suoi sforzi per addestrare i ribelli siriani in lotta contro il regime di Damasco ed ha richiesto e ottenuto la collaborazione di istruttori del Pakistan. Un impegno, secondo quanto riferito da tre diverse fonti citate da Foreign Policy, che rappresenterebbe per Riad un antitodo all'estremismo in Siria, non la sua potenziale causa. Una di queste fonti ha spiegato che la decisione sarebbe stata presa non appena è stato chiaro che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non aveva alcuna intenzione di sposare una linea di aggressione nei confronti di Bashar al Assad.

NUOVO ESERCITO NAZIONALE - In particolare, i sauditi intendono costruire un esercito di ribelli siriani di 40.000 o 50.000 soldati. Quanto al ruolo del Pakistan, sarebbe al momento relativamente piccolo. Ai pachistani sarebbe stato affidato il compito di addestrare due brigate ribelli, per un numero totale di uomini che va da 5.000 a 10.000. «L'unico modo per spingere Assad a considerare di abbandonare il potere è metterlo di fronte alla minaccia di una credibile forza armata», ha riferito una fonte saudita.
Per raggiunge il suo scopo, Riad avrebbe l'intenzione di ottenere il consenso di alcuni dei suoi principali alleati: oltre al Pakistan, la Giordania, gli Emirati Arabi Uniti e la Francia. L'obiettivo finale sarebbe la costruzione di «un nuovo esercito nazionale» dei ribelli, una forza con una «marcata ideologia sunnita» capace di catalizzate le attenzioni e la collaborazione della maggior parte dei gruppi di opposizione siriana.