Almeno 10 morti in violenze religiose a Kaduna. Dura condanna della Farnesina
E' salito ad almeno 10 morti e 145 feriti il bilancio delle violenze religiose scoppiate nella città nigeriana di Kaduna dopo un attentato dinamitardo contro una chiesa cattolica: lo hanno reso noto fonti dei servizi di soccorso nigeriani
KADUNA - «Siamo di fronte all'ennesimo, odioso attentato che colpisce i cristiani proprio nel giorno della festa religiosa. La condanna deve essere la più ferma perché questi atti vili colpiscono la coscienza di tutti coloro che si battono contro la violenza e per il rispetto della libertà di religione»: con queste parole il Ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi ha reagito alla notizia dell'attentato avvenuto questa mattina in Nigeria nei pressi della chiesa cattolica di S. Rita a Kaduna, attentato che ha provocato alcune vittime e feriti gravi.
Come si legge in una nota della Farnesina Terzi rinnova l'appello, lanciato anche in occasione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, affinché si intensifichino gli sforzi per evitare il ripetersi di simili atti terroristici: «La comunità internazionale è chiamata a fare di più per proteggere, nel mondo, tutte le minoranze religiose e promuovere la cultura della tolleranza, e della coesistenza tra fedi e culture, agendo anche sul versante della formazione».
Terzi ha promosso l'organizzazione a New York, lo scorso settembre, di un evento sulla libertà religiosa, che ha visto la partecipazione di 15 personalità tra Ministri degli Esteri e delegati di altissimo livello come l'Alto Commissario per i diritti umani Pillay e 39 delegazioni della società civile: ne è emerso il comune impegno per adoperarsi a «fermare la violenza ovunque»», contando anche sull'attivo coinvolgimento delle società civili.
Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan si è impegnato a combattere con la massima fermezza «ogni atto di terrore e violenza»»: «I nostri sforzi per combattere ogni atto di terrore e di violenza potranno essere rafforzati solo se i servizi di sicurezza continueranno a beneficiare di tutto il sostegno di cui godono da parte del governo con l'obbiettivo di rovesciare questa tendenza inaccettabile che minaccia la pace e la stabilità del nostro Paese»..
L'attentato è stato condannato anche dal ministro degli Esteri Giulio Terzi: «Siamo di fronte all'ennesimo, odioso attentato che colpisce i cristiani proprio nel giorno della festa religiosa. La condanna deve essere la più ferma perché questi atti vili colpiscono la coscienza di tutti coloro che si battono contro la violenza e per il rispetto della libertà di religione»..
Come si legge in una nota della Farnesina Terzi rinnova l'appello, lanciato anche in occasione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, affinché si intensifichino gli sforzi per evitare il ripetersi di simili atti terroristici: «La comunità internazionale è chiamata a fare di più per proteggere, nel mondo, tutte le minoranze religiose e promuovere la cultura della tolleranza, e della coesistenza tra fedi e culture, agendo anche sul versante della formazione».