25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Medio Oriente | La crisi siriana

Siria, pile di cadaveri nell'obitorio dell'ospedale vicino a Damasco

Le circostanze dei decessi non sono ancora chiare. «Sappiamo che sono stati colpiti da armi da fuoco, la maggior parte durante scontri con l'esercito», ha detto il direttore Rami Abdel Rahman. Ankara blocca aereo cargo armeno, controllo «concordato». Portavoce Brahimi: False notizie su invio truppe ONU

DAMASCO - Nell'obitorio di un ospedale nella provincia di Damasco sono stati ritrovati decine di cadaveri, secondo quanto riportato dall'Osservatorio siriano per i diritti dell'uomo. Le circostanze dei decessi non sono ancora chiare. «Sappiamo che sono stati colpiti da armi da fuoco, la maggior parte durante scontri con l'esercito», ha detto il direttore Rami Abdel Rahman. «Molto probabilmente i corpi appartengono a combattenti ribelli, ma ora non è possibile confermarlo». Un video amatoriale postato su Youtube mostra pile di cadaveri all'interno di un locale dell'obitorio.
L'ospedale si trova in una regione a sud-ovest di Damasco, teatro di un violento combattimento tra esercito e ribelli che si è concluso con il massacro di almeno 500 persone a Daraya alla fine di agosto.

Ankara blocca aereo cargo armeno, controllo «concordato» - La Turchia oggi ha svolto un controllo su un cargo armeno che trasportava aiuti umanitari destinati alla Siria, a pochi giorni dall'atterraggio forzato del volo di linea siriano sulla rotta Mosca-Damasco, costretto a un stop ad Ankara perché sospettato di trasportare armi al regime di Bashar al-Assad. Ma le circostante di oggi sono diverse, l'operazione è dichiaratamente «concordata» e il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu parla di iniziativa nel rispetto delle leggi internazionali.

Portavoce Brahimi: False notizie su invio truppe ONU - Le indiscrezioni di stampa secondo le quali l'inviato speciale dell'Onu e della Lega Araba, Lakhdar Brahimi, stia lavorando al dispiegamento in Siria di una forza multinazionale di pace dell'Onu, di circa 3.000 uomini, sono prive di fondamento. A precisarlo è il portavoce del diplomatico algerino, Ahmad Fawzi, in una mail inviata a un giornalista dell'emittente araba al Arabiya.
«Come saprai, il Telegraph ha riferito che Brahimi sta preparando piani per il dispiegamento di una forza di peacekeeping di 3000 uomini che potrebbe coinvolgere truppe europee. E' falso», ha scritto Fawzi al corrispondente di al Arabiya da a New York, Talal Alhaj.
Il portavoce dell'inviato Onu ha respinto in toto le indiscrezioni del Telegraph. «Che Brahimi abbia speso le ultime settimane ad ascoltare i paesi che potrebbero partecipare con soldati, è falso», ha sottolineato. «Che egli stia guardando alle nazioni che contribuiscono alla missione Unifil (in Libano, ndr), è falso», ha insistito Fawzi.