27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
La crisi siriana

Siria, osservatori ONU fanno i bagagli

Scade oggi 19 agosto il termine della missione delle Nazioni Unite in Siria e gli osservatori Onu lasciano Damasco. Il Consiglio di Sicurezza ha annunciato la fine della missione, data l'impossibilità di garantire la sicurezza degli osservatori, minacciati dagli scontri ininterrotti tra l'esercito e i ribelli

DAMASCO - Scade oggi 19 agosto il termine della missione delle Nazioni Unite in Siria e gli osservatori Onu lasciano Damasco. Il Consiglio di Sicurezza ha annunciato la fine della missione, data l'impossibilità di garantire la sicurezza degli osservatori, minacciati dagli scontri ininterrotti tra l'esercito e i ribelli.

Il capo della missione, il generale Babacar Gaye ha accusato sia l'esercito regolare siriano che i ribelli di non fare nulla per risparmiare i civili: «Entrambe la parti hanno degli obblighi sotto il diritto umanitario internazionale per accertarsi che i civili siano protetti», ha detto ai giornalisti a Damasco il generale, responsabile (uscente) della Missione di supervisione Onu in Siria, «Questi obblighi non sono stati rispettati».

La squadra dell'Onu conta 300 osservatori militari che, nel quadro del piano in sei punti di Kofi Annan, avevano l'incarico di sorvegliare il cessate il fuoco previsto dal piano, mai rispettato. Il piano è stato sospeso a giugno, con una riduzione dell'organico degli osservatori, a causa dell'escalation di violenze. «A metà giugno, era chiaro che le parti non erano più impegnate verso il rispetto del cessate-il-fuoco», ha detto Gaye, «Il risultato è stato un'escalation delle violenze».

Ma Gaye, generale senegalese, ha detto che l'Onu resta impegnata per contribuire alle iniziative di pace in Siria. «L'Onu non abbandonerà la Siria», ha detto.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha annunciato la nomina del diplomatico algerino Lakhdar Brahimi per sostituire Annan come inviato internazionale in Siria, anche se le potenze mondiali restano divise su come porre fine al conflitto.

Secondo l'Osservatorio siriano dei diritti dell'Uomo più di 23mila persone sono morte nelle violenze in Siria iniziate 17 mesi fa.