20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Nuova defezione nel regime del presidente Assad

Siria, al-Sharie arrivato in Giordania

Il vice presidente siriano Farouq al-Sharie ha lasciato la Siria e si è rifugiato il Giordania. Lo ha riferito il portavoce dell'Esercito libero siriano, Luay al-Miqdad, in un'intervista alla televisione panaraba Al Arabiya. Vicepremier con delega all'economia a Mosca, vedrà Lavrov. Nuovo raid aereo su località settentrionale di Azaz

DAMASCO - Il vice presidente siriano Farouq al-Sharie ha lasciato la Siria e si è rifugiato il Giordania. Lo ha riferito il portavoce dell'Esercito libero siriano, Luay al-Miqdad, in un'intervista alla televisione panaraba Al Arabiya, sottolineando che altri due alti dirigenti siriani hanno abbandonato il regime del presidente siriano Bashar al Assad.
Fonti dell'opposizione siriana hanno spiegato che da due giorni si erano perse le tracce di Sharie e che il vice presidente ha voluto annunciare «esplicitamente» la sua defezione solo dopo essere arrivato in Giordania.

Vicepremier con delega all'economia a Mosca. Vedrà Lavrov - Il capo dei negoziatori economici siriani nel weekend sarà a Mosca per la seconda volta in due settimane per incontrare il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Il vice premier Qadri Jamil arriverà nella capitale russa probabilmente oggi e lunedì o martedì vedrà Lavrov.
Jamil ha guidato una delegazione siriana in occasione di una visita il 3 agosto durante la quale ha strappato a Mosca la promessa di forniture di carburante e altre forme di assistenza. Al termine del colloqui non è stato preso alcun impegno concreto da parte della Russia, i cui rappresentanti si sono limitati a menzionare l'ambito degli aiuti in cambio di un miglior accordo commerciale e di prodotti siriani. La Russia non si è unita al coro internazionale dl proteste contro il regime di Bashar al-Assad che da 17 mesi soffoca l'opposizione nel sangue e ha posto il veto su tre risoluzioni Onu che sanzionavano Damasco.

Nuovo raid aereo su località settentrionale di Azaz - La località di Azaz, nel nord della Siria, è stata obiettivo di un nuovo bombardamento da parte dell'aviazione del regime dopo essere stata presa di mira questa settimana. Lo ha riportato l'Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh).
Questa località ribelle di 70mila abitanti situata nella provincia di Aleppo, vicino alla frontiera con la Turchia, è stata bersaglio mercoledì di un raid aereo che ha provocato circa 40 morti, secondo l'ong. Inoltre quartieri di Aleppo, la seconda città della Siria teatro da un mese di una cruciale battaglia tra ribelli e regime, sono state ugualmente bombardati. Nella città di Homs, dove i ribelli controllano ancora diversi quartieri, il settore di Khaldiyé è stato bombardato: un civile è morto e altri sette sono rimasti feriti. Nel sud, nella città di Hirak nella provincia di Daraa, c'è stato un altro duro bombardamento delle forze regolari.
Le violenze hanno provocato 129 morti nel Paese ieri: 90 civili, 10 ribelli e 29 soldati.