25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
La crisi siriana

ONU: La battaglia decisiva deve ancora iniziare ad Aleppo

Il Capo delle missioni di pace: «L'attenzione è ora su Aleppo, dove c'è stato un massiccio aumento di armi e dove abbiamo ragione di credere che la battaglia decisiva debba ancora iniziare». Oggi l'Assemblea Generale ONU «condannerà» il Consiglio di Sicurezza

NEW YORK - La «battaglia decisiva» deve ancora iniziare ad Aleppo. E' questa l'opinione del capo delle missioni di pace Onu, Herve Ladsous.
«L'attenzione è ora su Aleppo, dove c'è stato un massiccio aumento di armi e dove abbiamo ragione di credere che la battaglia decisiva debba ancora iniziare», ha detto Ladsous alla stampa dopo aver riferito al Consiglio di sicurezza dell'Onu.

La seconda città del Paese è sotto l'assedio delle truppe del Presidente Bashar al Assad dal 20 luglio scorso e analisti militari prevedono una lunga battaglia. Ad Aleppo i ribelli dispongono di armi pesanti e mezzi corazzati, di cui sono entrati in possesso in precedenti scontri con le forze del regime, stando a quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani. Proprio i mezzi pesanti sono stati usati la prima volta ieri per attaccare un aeroporto militare nel nord-ovest della città. Osservatori militari Onu presenti nei pressi della città sono stati testimoni di combattimenti pesanti, ha sottolineato Ladsous.
La missione Onu in Siria ha ridotto il numero di osservatori, portandoli nelle ultime due settimane da quasi 300 a meno di 150 a causa dell'aggravarsi del conflitto e della sospensione di gran parte delle operazioni. Ladsous ha precisato che la missione è stata comunque in grado di condurre circa 50 pattugliamenti nelle ultime due settimane, cercando di concordare dei cessate il fuoco locali.

L'Assemblea Generale dell'ONU «condannerà» il Consiglio di Sicurezza - L'Assemblea Generale dell'Onu potrebbe «condannare» oggi il Consiglio di Sicurezza, l'organo esecutivo delle Nazioni Unite, per la sua incapacità a risolvere il conflitto siriano. Il testo sottoposto al voto, che non ha carattere vincolante, ha l'obiettivo di accrescere la pressione sul Consiglio affinché intervenga con più forza per trovare una soluzione alla crisi, scrive la Bbc online.
Ieri il mediatore internazionale delle Nazioni Unite e della Lega Araba per la Siria, Kofi Annan, si è dimesso dal suo incarico denunciato la mancanza di sostegno al suo lavoro da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
La risoluzione dell'Assemblea Generale necessità della maggioranza semplice dei 193 membri per essere approvata. Al contrario delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, però, non ha carattere vincolante. Redatta dall'Arabia saudita, che sostiene apertamente la rivolta contro il regime di Bashar al Assad, il testo condanna l'uso da parte del governo di «armi pesanti» e gli attacchi contro i civili. «L'obiettivo è quello di accrescere la pressione sul governo di Assad», ha speigato un diplomatico arabo.