28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Medio Oriente | Rivolta in Siria

Violento bombardamento nella città di Rastane, vicino Homs

Le forze di Assad hanno riconquistato le postazioni dei ribelli. Teheran aumenta il sostegno a Damasco. La Croce Rossa ha consegnato gli aiuti ai profughi di Homs, accesso negato a Baba Amr. Intanto sono rientrate in Francia le salme dei reporter uccisi a Homs

BEIRUT - Le forze siriane di regime hanno bombardato con forte intensità le postazioni dei rivoltosi nella città di Rastane, una ventina di chilometri da Homs sull'autostrada per Damasco, dove l'esercito di Assad ha riconquistato terreno a scapito delle forze dell'Esercito siriano libero.
Lo ha riferito alla France Presse, Rami Abdel Rahmane, presidente dell'Osservatorio siriano dei diritti dell'Uomo, con sede a Beirut. Homs e Rastane «sono le due città in cui si concentrano le forze ribelli e pensiamo che a Rastane si scatenerà adesso la repressione del regime contro i disertori», ha spiegato Abdel Rahmane.

Teheran aumenta il sostegno a Damasco - Secondo fonti dell'intelligence americana, citate dal Washington Post, l'Iran sta accrescendo di giorno in giorno il suo sostegno militare e logistico al regime di Damasco per reprimere le proteste contro il presidente Bashar al Assad.
«L'aiuto dall'Iran sta aumentando ed è incentrato soprattutto sull'assistenza in armi letali», ha spiegato la fonte. Il ruolo iraniano nel conflitto è confermato da alcuni rapporti dei servizi usa, secondo i quali recentemente degli uomini delle forze speciali iraniane sono stati feriti mentre combattevano al fianco dell'esercito siriano: «Uomini con la barba nera e con idioma straniero, presumibilmente iraniani, circolano ormai da diversi mesi sul territorio siriano».
Uno dei comandanti dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, Kassam Salimani, sarebbe arrivato in Siria recentemente e avrebbe preso posizione nella stanza dei bottoni delle manovre militari contro gli oppositori di Assad.

Consegnati gli aiuti ai profughi di Homs, accesso negato a Baba Amr - La Croce rossa internazionale è riuscita a consegnare stamane gli aiuti ai profughi del distretto Baba Amr, rifugiati nella vicina cittadina di Abel, a circa tre chilometri di distanza da Homs. «Abbiamo cominciato a distribuire aiuti umanitari nel villaggio di Abel, a tre chilometri da Baba Amr,» ha detto alla France Presse Saleh Dabbakeh, portavoce del Cicr. Un'operazione del tutto simile dovrebbe concretizzarsi anche a Inshaat, un altro distretto di HOms. L'autorizzazione delle autorità siriane per entrare a Baba Amr non è ancora arrivata.
Secondo Human Rights Watch l'accerchiamento e i bombardamenti su Homs, durati oltre un mese, sono costati la vita ad oltre 700 persone.

Rientrate in Francia le salme dei reporter uccisi a Homs - L'aereo con le salme della giornalista americana Marie Colvin e del fotografo francese Remi Ochlik, uccisi il 22 febbraio a Homs, in Siria, è arrivato stamattina all'aeroporto Roissy Charles de Gaulle.
Le due salme erano state recuperate venerdì sera dalla Croce Rossa internazionale e dalla Mezzaluna siriana a Homs e trasportate a Damasco per l'identificazione e poi consegnate alle ambasciate di Francia e Polonia.
La giornalista francese Edith Bouvier, 31 anni, e il fotografo William Daniels, 34 anni, erano rimasti feriti nel medesimo bombardamento del centro stampa di Homs; anche loro sono rientrati in Francia venerdì pomeriggio.