19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Anniversari

La Germania celebra il ventennale della riunificazione

Ma l'ex Ddr è ancora poco rappresentata ai vertici del potere tedesco. Merkel: «Fu un colpo di fortuna, la ricostruzione un successo»

BERLINO - Venti anni esatti. Tanto è passato dalla riunificazione della Germania, che oggi con cerimonie ed eventi rievoca quel 3 ottobre del 1990. «A volte non posso evitare di comprare oggetti solo per il fatto di averli visti, anche se non ne ho bisogno: in passato accaparravi tutto quel che potevi»: la confessione è di un'ex residente della Germania Est, l'attuale Cancelliere Angela Merkel, intervistata venerdì scorso dal settimanale Superillu.

Il racconto di Merkel sottolinea come alcune abitudini siano dure a morire e come il divario fra i «Wessis» e gli «Ossis» (occidentali e orientali) sia ancora tutto da colmare. Gli ex abitanti della Ddr vengono considerati più provinciali, attaccati ai pochi prodotti della Germania Est che ancora si riescono a trovare, mentre gli ex tedeschi dell'Ovest passano per essere cosmopoliti e amanti delle nuove tendenze.
Nonostante gli sforzi compiuti dalla caduta del Muro per riequilibrare le due Germanie, l'ex Ddr rimane ancora assai poco rappresentata nelle istituzioni o nei vertici bancari e industriali: Merkel è una «Ossi», ma nessun altro componente del suo governo lo è e - nonostante l'entusiasmo suscitato in tutto il Paese dalla buona prova della nazionale ai Mondiali - persino la Bundesliga vede iscritti esclusivamente club dell'ex Germania Ovest.

Il Cancelliere peraltro ha definito la riunificazione «un colpo di fortuna» e ha sottolineato come la ricostruzione dell'Est - in larga misura a spese dell'ex Germania Ovest - si sia rivelata un successo. Anche la popolazione, secondo alcuni sondaggi, inizia finalmente a sentirsi come un'unica entità: stando a una rilevazione della Forsa, il 48% dei tedeschi è di questa opinione contro il 31% di sette anni fa. Tuttavia, per il 47% degli intervistati le differenze fra le due Germanie sono ancora il fattore più importante: nonostante la ripresa economica migliore del previsto, la disoccupazione nell'ex Ddr è dell'11% contro il 6,2% nell'ex Repubblica federale; anche perché dalla caduta del Muro oltre un milione di «Ossi» si sono trasferiti a ovest, lasciandosi alle spalle una popolazione mediamente più anziana e con pochi figli. Tuttavia, solo cinque anni fa il dato relativo alla disoccupazione nell'est era del 18,7%, segno che - nonostante la crisi internazionale - i massicci investimenti del governo federale nei Laender orientali non hanno mancato di dare i suoi frutti. Un finanziamento alimentato soprattutto dalle «tasse di solidarietà» introdotte nel 1991, e che da allora ha prodotto 187 miliardi di euro: l'imposta - un'aliquota unica pari al 5,5% del reddito individuale - dovrebbe rimanere in vigore fino al 2019. L'ambasciata di Germania a Roma celebrerà l'evento martedì sera con una festa alla quale parteciperanno l'ambasciatore Michael Gerdts e l'ex ministro degli Esteri della Repubblica federale all'epoca della riunificazione, Hans Dietrich Genscher.