Immigrati condannati, Sarkozy deciderà a breve su revoca nazionalità
Lo ha reso noto il ministro per l'immigrazione, Eric Besson, intervistato dall'emittente radiofonica Rmc
PARIGI - Il presidente francese deciderà nei prossimi gironi sulle modalità di revoca della nazionalità possibile nei confronti degli immigrati che si siano macchiati di determinati reati: lo ha reso noto il ministro per l'immigrazione, Eric Besson, intervistato dall'emittente radiofonica Rmc.
In particolare, due sono le proposte sul tavolo: la prima colpisce la poligamia «de facto», grazie alla quale alcune persone percepirebbero più volte i benefici del welfare derivanti dal coniuge; la seconda invece riguarda coloro che, naturalizzati da meno di dieci anni, siano stati condannati a più di cinque anni di carcere per crimini o reati contro poliziotti o «altri depositari della pubblica autorità».
Le misure rientrano nel quadro della politica di sicurezza rilanciata nel giugno scorso dall'Eliseo, tra cui le espulsioni dei Rom irregolari che hanno sollevato numerose critiche anche da parte della Chiesa cattolica.
SEGOLENE ROYAL - La politica di Nicolas Sarkozy produce solo «violenza». Lo afferma Segolene Royal, esponente socialista francese, in un'intervista a Le Parisien. «Sarkozy non ha fatto nulla per la sicurezza. Anzi, produce violenza», dice l'ex candidata alla corsa per l'Eliseo. «Nel corso della campagna elettorale per le presidenziali avevo avanzato proposte molto chiare in materia di sicurezza e spero che il Partito socialista riprenda in considerazione le mie idee», sottolinea Royal riferendosi, in particolare, all'inquadramento militare per i giovani delinquenti.