Ashtiani «confessa» in tv, si teme esecuzione
L'Avvocato della donna: «Torturata due giorni prima di farsi filmare»
TEHERAN - L'esecuzione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio, potrebbe essere imminente, dopo la trasmissione sulla televisione di Stato iraniana della sua «confessione». A denunciarlo è l'avvocato della donna, Houtan Kian, sottolineando come la confessione sia stata estorta alla sua cliente dopo due giorni di tortura.
«E' stata picchiata e torturata prima di accettare di farsi filmare - ha detto il legale al quotidiano britannico The Guardian - il figlio 22enne Sajad e la figlia 17enne Saeedeh sono rimasti sconvolti nel vedere il programma». Con voce tremante, Ashtiani ha confessato davanti alle telecamere di essere stata complice dell'omicidio del marito e di aver poi avuto una relazione extra-coniugale con il cugino del marito.
La donna è rinchiusa da quattro anni nel braccio della morte della prigione di Tabriz, nella zona nord-occidentale dell'Iran. Nel 2006 le sono state inflitte 99 frustate per una «relazione illecita» con due uomini, poi è stata condannata a morte per adulterio. Il caso ha suscitato le dure rimostranze della comunità internazionale e una martellante campagna della stampa straniera, tanto che le autorità iraniane hanno deciso, lo scorso luglio, di commutare la lapidazione in impiccagione.
Lo scorso 7 agosto la stessa Ashtiani ha quindi denunciato al Guardian che le autorità iraniane starebbero preparando il terreno per giustiziarla in segreto. Oggi, dopo la trasmissione in tv della sua 'confessione', il legale teme che le autorità iraniane possano procedere all'esecuzione in tempi brevi. Proprio la confessione di complicità in omicidio potrebbe comportare una nuova condanna alla lapidazione.
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