29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Nella provincia nord-orientale del Badakhshan

Strage di medici in Afghanistan: erano cristiani

I talebani rivendicano il massacro: erano missionari. La Iam:«Sono i nostri oculisti: 6 americani, una inglese e una tedesca»

KABUL - Erano tutti membri di una ong cristiana gli otto medici oftalmologi, tedeschi ed americani, trucidati nel nord dell'Afghanistan assieme a due interpreti afgani. L'unico sopravvissuto all'esecuzione, un afgano, ha detto di essersi salvato giurando agli aggressori di essere un musulmano. Poco dopo il ritrovamento dei cadaveri, un gruppo talebano ha rivendicato l'assassinio di «nove missionari cristiani» che trasportavano bibbie in lingua dari.

I corpi crivellati di colpi sono stati ritrovati dalla polizia afgana in un bosco vicino al confine con il Pakistan, nella provincia del Badakhshan. «L'ultimo giorno - ha riferito il superstite - è arrivato un gruppo di uomini armati, li ha fatti mettere in fila e li ha abbattuti. Volevano i loro oggetti e il loro denaro». «Io ho urlato - ha proseguito l'uomo - e recitato il Corano, poi ho gridato: sono un musulmano, non uccidetemi».

I medici, in viaggio verso la provincia del Nouristan, dove è forte la presenza talebana, si erano accampati in tenda. Sembra che la strage sia avvenuta già diversi giorni fa. I cadaveri sono stati identificati grazie ai documenti di identità. Fra le vittime ci sono tre donne.

La portavoce dell'ambasciata americana a Kabul ha confermato l'assassinio di alcuni «cittadini statunitensi». Il ministero degli Esteri tedesco ancora non conferma la notizia, ma ha detto che l'ambasciata tedesca a Kabul è in contatto con le autorità afgane.

LA IAM - Sul sito dell'ong cristiana, International Assistance Mission (IAM) che opera da quasi mezzo secolo in Afghanistan, si conferma la scomparsa di un gruppo di propri membri.