SEOUL - La Corea del Sud chiederà nuove sanzioni contro la Corea del Nord al Consiglio di sicurezza dell'Onu e risponderà con immeditezza a qualsiasi futuro attacco da parte di Pyongyang, dopo il naufragio della sua corvetta Cheonan colpita da un siluro nordcoreano. Lo ha affermato oggi il presidente Lee Myung-Bak.
In un intervento televisivo, Lee ha anche annunciato che Seoul metterà fine ai suoi rapporti commerciali con la Corea del Nord e impedirà ai mercantili di Pyongyang di sfruttare le rotte di navigazione del Sud. «Ormai, la Corea (del Sud) non tollererà alcun atto di provocazione del Nord e manterrà il principio di dissuasione preventiva», ha dichiarato il presidente.
«Se le nostre acque territoriali, il nostro spazio aereo o il nostro suolo saranno violati, noi useremo immediatamente il nostro diritto all'autodifesa», ha aggiunto Lee. Venerdì scorso il ministro sudcoreano della Difesa, Kim Tae-Young, aveva affermato che Seoul «avrebbe fatto pagare» a Pyongyang il naufragio della corvetta in cui hanno perso la vita 46 persone.
Un'indagine internazionale sulla causa del naufragio della corvetta di 1.200 tonnellate, che è colata a picco il 26 marzo scorso al largo dell'isola di Baengnyeong, vicino alla frontiera marittima con la Corea del Nord, ha concluso che la nave è stata colpita da un siluro di un sommergibile nordcoreano.
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