Le lacrime di Obama ai funerali di Dorothy Height
La madrina dei movimenti per i diritti civili morta a 98 anni
NEW YORK - Con un gesto tranquillo Barack Obama si asciuga una lacrima che scende dall'occhio sinistro, mentre un'altra lacrima sgorga dal destro. Nessuna vergogna: il pianto del primo presidente nero degli Stati uniti d'America è per Dorothy Height, da lui stesso definita «la madrina dei movimenti per i diritti civili».
Obama, con al suo fianco la First Lady, era presente ieri alla cerimonia funebre nella Cattedrale di Washington in onore di Dorothy Height, fin dagli anni Trenta capofila del movimento antirazzista e femminista in America.
Morta lo scorso 20 aprile a 98 anni, presidente per quaranta anni del National Council of Negro Women, organizzazione in difesa dei diritti delle donne afroamericane e delle loro famiglie, Dorothy Height aveva ricevuto nel 1994 la Medaglia presidenziale per la libertà, massima onorificenza civile negli Stati Uniti.
Parlando dalla Washington National Cathedral, dove si è tenuto il funerale, il presidente Obama ha voluto rendere omaggio all'eroina dei movimenti afroamericani, ringraziandola per il contributo dato all'evoluzione dei diritti civili. «Merita un posto nei nostri libri di storia», ha spiegato il presidente, chiedendo agli americani di onorarne la memoria. «Ricordo i suoi cappelli», ha concluso Obama, «che indossava come una corona. Era una presenza fissa alla Casa Bianca, dove era stata ben ventuno volte».
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