Israele «congela» le costruzioni a Gerusalemme Est
Il Primo Ministro Netanyahu pronto a discutere delle questioni chiave con l'Anp. Abu Mazen: «Noi siamo pronti»
GERUSALEMME - Israele ha congelato i piani per le nuove costruzioni previste a Gerusalemme Est. Lo hanno detto due funzionari israeliani, nonostante il premier israeliano Benjamin Netanyahu abbia dichiarato il contrario. I due hanno precisato che la decisione è stata presa dopo la furiosa reazione di Washington all'annuncio dello scorso 9 marzo del progetto per la realizzazione di 1600 nuove case, dato mentre il vice presidente Usa Joe Biden si trovava in visita in Israele per tentare di rilanciare il processo di pace.
I palestinesi rivendicano Gerusalemme Est come capitale del loro futuro Stato, e non intendono tornare al tavolo del negoziato fino a quando Israele non fermerà le costruzioni nei quartieri ebraici del settore orientale della Città santa. Uno dei due funzionari ha detto di aver saputo da fonti del municipio di Gerusalemme che l'ufficio di Netanyahu ha dato verbalmente l'ordine di congelare le costruzioni.
Intanto si è conclusa ieri l'ultima missione in Israele dell'inviato Usa George Mitchell, che tornerà la prossima settimana nella regione per un nuovo round di colloqui con il presidente palestinese Abu Mazen. Secondo quanto riporta il sito web del quotidiano Haaretz, Netanyahu ha detto a Mitchell di essere pronto a discutere delle questioni chiave del conflitto israelo-palestinese (status di Gerusalemme, confini e sicurezza) nei prossimi colloqui indiretti con i palestinesi.
In particolare, Netanyahu ha detto ieri all'emissario Usa che sarà aperto a un «franco scambio di vedute» sui principali dossier. Fonti nell'amministrazione Obama si sono detti a loro volta soddisfatti per i risultati ottenuti dall'inviato durante la sua ultima missione. «Siamo molto incoraggiati dopo questa visita per i probabili progressi nel processo di pace», hanno detto le fonti.
ABU MAZEN: «NOI SIAMO PRONTI» - Abu Mazen è pronto ad avviare negoziati di pace indiretti con Israele. Lo ha dichiarato, dopo settimane di esitazione, lo stesso presidente dell'Anp (Autorità nazionale palestinese). in un'intervista all'emittente israeliana Channel 2 Tv.
I negoziati sono bloccati da quando lo stato ebraico ha fatto infuriare Washington e i palestinesi il mese scorso, annunciando un nuovo progetto di sviluppo abitativo a Gerusalemme est. Le autorità municipali hanno però indicato che il governo israeliano ha di fatto congelato le nuove costruzioni nella città contesa.
Nell'intervista Abu Mazen ha detto che presenterà la proposta di negoziati statunitense alla Lega Araba questa settimana e i palestinesi «auspicano che la risposta sia positiva». Gli Stati Uniti hanno proposto negoziati di pace indiretti tra Israele e i palestinesi, con l'inviato del presidente statunitense Barack Obama, George Mitchell, come intermediario.