26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La denuncia

«Gli Usa vendono armi agli assassini dei messicani»

Funzionario messicano chiede agli Stati Uniti di assumersi le loro responsabilità

CITTÀ DEL MESSICO - Il governo messicano ha chiesto ieri gli Stati Uniti di assumersi «la responsabilità della vendita delle armi con le quali vengono assassinati cittadini messicani nel paese» centro-americano. Il segretario agli Interni, Fernando Gomez Mont, ha spiegato che le violenze in Messico sono alimentate «dalla richiesta» di droga che proviene dagli Stati uniti ed ha affermato che «i gruppi criminali hanno deciso di attaccare le autorità» locali che stanno cercando di contrastare l'escalation di violenza nel paese.

Sette poliziotti e un passante di 17 anni sono stati uccisi nel fine settimana in un'imboscata tesa da un gruppo di uomini armati contro due auto della polizia a Ciudad Juarez. Altri due poliziotti sono stati feriti in modo grave. Gli aggressori sono fuggiti a bordo di tre auto, due delle quali sono state recuperate. La polizia non ha proceduto ad arresti.

Gomez Mont, riferisce l'edizione odierna del quotidiano El Mundo, ha ammesso che il suo paese necessità «della solidarietà e dell'appoggio internazionale» ma si è detto convinto del fatto che gli Stati Uniti debbano assumersi le loro responsabilità e «aiutare le autorità messicane a proseguire nella lotta e negli arresti dei delinquenti».