19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Stati Uniti

Obama mette il sigillo sulla riforma, ma partono i ricorsi

Il Presidente ha firmato la storica legge: «La dedico a mia madre». I Procuratori di 13 Stati avviano causa: «E' anticostituzionale»

NEW YORK - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha firmato oggi la storica legge di riforma sanitaria votata domenica dalla Camera dei Rappresentanti, ma i repubblicani promettono di dare battaglia all'ultimo sangue. Proprio dopo la firma infatti, un gruppo di procuratori generali di 13 Stati americani ha avviato un procedimento legale per bloccare la riforma sostenendo che è anticostituzionale. Inoltre i conservatori potrebbero anche tentare di rallentare il pacchetto di cambiamenti alla legge che dovrà passare al Senato questa settimana, introducendo una pioggia di emendamenti per far prolungare il dibattito.

Appuntamento con la storia - Tutto questo non ha comunque rovinato la festa di Obama e dei democratici, oggi ad un appuntamento con la storia. «Oggi la riforma della sanità diventa legge negli Stati Uniti d'America», ha detto Obama dalla East Room della Casa Bianca, gremita di sostenitori. La legge, ha detto, «è un testamento alla persistenza e al carattere degli americani» e «alla leadership storica degli uomini e delle donne del Congresso».
Il piano da 940 miliardi di dollari che fornirà la copertura sanitaria a 32 milioni di americani in più e limiterà fortemente certe pratiche controverse delle compagnie di assicurazione è il più grande successo legislativo ottenuto finora dalla presidenza Obama e dai democratici. E' anche un momento storico per gli Stati Uniti, che avrà effetto su generazioni di americani. Fino ad oggi gli Usa erano l'unico paese sviluppato a non garantire un'ampia copertura sanitaria ai suoi cittadini.

Vittoria dedicata alla madre - «Presidente, siete riuscito a fare quello che generazioni di politici, sia democratici che repubblicani, hanno tentato di fare», ha detto il vice presidente Joe Biden. «Non siamo una nazione che riduce le sua aspirazioni», ha ricordato Obama, «Siamo una nazione che costruisce il proprio destino, ed è per questo che siamo gli Stati Uniti d'America».
Il presidente ha dedicato la vittoria alla madre, morta di cancro, e ha citato i nomi di alcuni americani colpiti dagli abusi della compagnie di assicurazione. Ha ricordato gli sforzi di passati presidenti per riformare il sistema, come Teddy Roosevelt, Franklin Roosevelt, oltre che Bill e Hillary Clinton. Infine ha riservato una menzione speciale al senatore Ted Kennedy, la cui vedova Vicky era presente in sala, che ha dedicato gran parte della sua carriera politica alla riforma della sanità. In onore di Kennedy Obama indossava oggi un braccialetto «Tedstrong» blu, simile a quelli gialli «Livestrong» di Lance Armstrong, parte di un'iniziativa per la battaglia contro il cancro.