28 marzo 2024
Aggiornato 11:30
In concomitanza con le elezioni

Suu Kyi potrebbe essere liberata a novembre

Lo ha detto il ministro degli Esteri thailandese Kasit Piromya

GINEVRA - La leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi potrebbe essere liberata al momento delle elezioni birmane che dovrebbero tenersi nel secondo semestre del 2010: lo ha detto il ministro degli Esteri thailandese Kasit Piromya.
Interpellato su una data di una possibile liberazione della dissidente birmana attualmente agli arresti domiciliari, Kasit ha dichiarato ai giornalisti a Ginevra: «Qual'è il mio sentimento? Forse al momento dell'annuncio delle elezioni o nel momento stesso del voto». «Forse un giorno prima o dopo» una di queste due date, ha proseguito.

Il capo della diplomazia thailandese ha inoltre affermato che «le elezioni avranno probabilmente luogo nella seconda metà dell'anno». Negli incontri dell'Associazione dei Paesi del sud est asiatico (Asean), il Primo ministro birmano «ci ha assicurato che le elezioni sarebbero state organizzate quest'anno» e che ci sarà un «nuovo governo», ha aggiunto.

Le autorità birmane non hanno fino ad oggi fornito una data ufficiale per delle elezioni che sarebbero le prime dopo quelle vinte nel 1990 dalla Lega nazionale per la democrazia (Lnd) di Aung San Suu Kyi. Secondo media e testimoni, il ministro dell'Interno birmano Maung Oo ha indicato la settimana scorsa che la liberazione di Suu Kyi potrebbe avvenire a novembre.

Aung San Suu Kyi, che è stata privata della libertà per 14 degli ultimi 20 anni, ha definito queste dichiarazioni «totalmente ingiuste» nella misura in cui il processo intentato contro la sua persona «non sarà ancora finito», secondo il suo avvocato e portavoce. La Corte suprema deve pronunciarsi il mese prossimo su un ricorso depositato dalla «Signora di Rangoon» contro la sua condanna ad agosto ad altri 18 mesi di arresti domiciliari. Questa sanzione, già confermata in appello, la esclude de facto dalle elezioni promesse dalla giunta.