8 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Nuova strategia di comunicazione?

Obama, intervistato su Youtube, parla di sanità e lavoro

Ricevuti 11 mila video domande dal giorno del discorso dello stato dell'Unione. L'esperimento sarà ripetuto «regolarmente»

WASHINGTON - Sono sei mesi che il presidente Barack Obama non si presta a una vera conferenza stampa alla Casa Bianca, forse nella convinzione che la maniera migliore per arrivare nelle case delle americani non passi più attraverso i media tradizionali.
La settimana scorsa il presidente ha sfidato, in diretta televisiva, 140 parlamentari repubblicani e la sua performance inattesa nella tana dei leoni ha dominato il dibattito politico per l'intero weekend, ieri ha fatto il bis con un botta e risposta su YouTube, tornando a Internet, il mezzo che più di ogni altro ha spinto la sua corsa alla Casa Bianca.

La Casa Bianca ha ricevuto oltre 11 mila video domande dal giorno del discorso dello stato dell'Unione della settimana scorsa. Obama ha risposto a quesiti sulla riforma della sanità, sulla chiusura del carcere di Guantanamo, sull'economia, nel giorno in cui il suo governo ha presentato al Congresso la legge finanziaria. Nella mezz'ora di intervista non ci sono stati particolari elementi di novità, né c'è stato spazio per domande avvelenate.

Il presidente ha ribadito il suo appello all'opposizione ad abbassare i toni dello scontro e in particolare a sbloccare il nodo della sanità, che rischia di saltare nonostante sia Camera che Senato abbiano approvato la riforma (in versioni diverse e inconciliabili).

E la chiusura di Guantanamo? E' complicata dal fatto che molti hanno «ragionevolmente paura» all'idea che presunti terroristi siano detenuti nelle loro città. «Ma non c'è nulla da temere: dalle prigioni federali non è mai scappato nessuno», ha detto Obama.

L'intervista si è chiusa con la promessa di ripetere l'esperimento «regolarmente».