Iran, sette anni carcere a giornalista critico verso il regime
Bahman Ahmadi Amoui aveva «beccato» Ahmadinejad su economia
TEHERAN - Un giornalista noto per le critiche alla politica economica del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è stato condannato a sette anni e quattro mesi di reclusione oltre che a trentaquattro frustate. Lo hanno riportato siti internet dell'opposizione.
Bahman Ahmadi Amoui, che lavorava al quotidiano Sarmayeh, un influente quotidiano economico chiuso a novembre, è detenuto dal 20 giugno.
«E' stato condannato a sette anni e quattro mesi di prigione e a 34 colpi di frusta», hanno annunciato i siti Kaleme e Rahesabz. Il giornalista è stato arrestato, come pure decine di altre persone, a seguito del movimento di contestazione scatenato dalla rielezione il 12 giugno di Ahmadinejad, al termine di una votazione che l'opposizione sostiene essere stata falsata da brogli. I siti web non hanno precisato le imputazioni che hanno portato alla condanna del giornalista, che ha collaborato per anni a molte pubblicazioni reformatrici.
Circa 140 persone sono state processate per danno alla sicurezza nazionale per avere incitato o preso parte alle importanti manifestazioni post-elettorali. Molti uomini politici riformisti e giornalisti sono stati condannati a pene detentive. Alcuni sono stati rilasciati su cauzione in attesa di essere processati in appello. Sabato, la corte di appello ha confermato la condanna a sei anni di reclusione a un giornalista riformista di primo piano, Ahmad Zeidabadi.
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