13 dicembre 2024
Aggiornato 01:00
Esteri. Iran

Scontri a Teheran, polizia: 4 morti e 300 arresti

alla Casa Bianca arriva la condanna degli Stati Uniti. Tra i morti anche un nipote del leader dell'opposizione Moussavi

TEHERAN - Morti e feriti a Teheran negli scontri tra manifestanti dell'opposizione e forze dell'ordine. Il bilancio ufficiale della polizia parla di di quattro morti e 300 persone arrestate. Ma la televisione pubblica parla di «numerosi morti», tra cui anche il nipote del leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi, mentre il ministero degli Esteri francese sostiene che le vittime sarebbero otto.

Secondo quanto riferito dal vice capo della polizia di Teheran, Ahmad Reza Radan, «una delle vittime è morta cadendo da un ponte, altri due sono deceduti in un incidente stradale, un quarto è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco», ha riferito Radan smentendo così che le vittime siano legate all'azione delle forze di sicurezza iraniane. «La polizia non ha utilizzato armi da fuoco, e quest'ultimo decesso è sospetto. E' stata aperta un'inchiesta», ha aggiunto. Il capo della polizia di Teheran ha sottolineato anche che «più di 300 persone sono state arrestate» nel corso delle manifestazioni di oggi. I dimostranti fermati saranno portati davanti al tribunale, ha aggiunto.

«Diversi scontri sono scoppiati in alcune zone tra coloro che celebravano la festa religiosa dell'Ashura e manifestanti violenti», ha riferito il sito della tv pubblica. «Molte persone sono rimaste uccise o ferite durante questi scontri», ha aggiunto senza ulteriori precisazioni. Secondo diversi siti Internet dell'opposizione, almeno cinque dimostranti sarebbero stati uccisi dalle forze dell'ordine, alcuni con colpi d'arma da fuoco. Un nipote del leader dell'opposizione Mir Hossein Moussavi è rimasto ucciso negli incidenti.

Migliaia di persone, giunte a piccoli gruppi, si sarebbero radunate nei pressi della piazza di Enghelab e lungo la via omonima, nel centro della capitale iraniana, nonostante la massiccia presenza della sicurezza. La polizia sarebbe subito intervenuta prima con i gas lacrimogeni e poi caricando la folla, che avrebbe incendiato dei cassonetti. L'opposizione contraria ad Ahmedinejad aveva convocato per questa mattina delle manifestazioni a margine delle cerimonie per l'Ashura, la principale festività religiosa sciita.