28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Conferenza sul clima di Copenaghen

Obama: serve un accordo, anche imperfetto

Investimento finanziario mondiale di 100 miliardi entro il 2020. Immediata la risposta della Cina, Wen: pronti a sforzi concreti

COPENAGHEN - Il presidente Usa Barack Obama invita i leader mondiali riuniti a Copenaghen a trovare un accordo sul clima, anche se «non perfetto», perché «il tempo sta per scadere» ed è «meglio per noi agire piuttosto parlare, scegliere il futuro piuttosto che il passato». Obama ha confermato che gli Usa sono pronti a partecipare allo sforzo finanziario globale dando 100 miliardi di dollari entro il 2020 a sostegno dei Paesi in via di sviluppo, ma «se e solo se» dal vertice in corso uscirà un accordo basato sul taglio delle emissioni, sulla «trasparenza» e su un finanziamento condiviso della lotta al cambiamento climatico. E le possibilità di trovare l'intesa, per il presidente Usa, sono «in bilico».

Obama, parlando alla sessione informale del vertice, ha aggiunto che se si raggiungerà un accordo nessun paese avrà tutto quel che chiede, ma tutti potranno partecipare a questa «impresa storica» piuttosto che «ricadere nelle divisioni».

Immediata la risposta della Cina, l'altro grande paese leader per emissioni di Co2. Pechino considera «molto seriamente» il problema del cambiamento climatico ed è pronta a onorare i suoi impegni sul clima con «azioni concrete», ha detto il premier cinese Wen Jiabao intervenendo alla sessione informale. Cina e usa restano i due grandi contendenti, ma appare forse possibile un punto d'incontro fra l'offerta finanziaria degli Usa (che non possono offrire tagli delle emissioni perchè non c'è l'ok legislativo) e il rifiuto, finora, della Cina ad accettare impegni che blocchino il suo sviluppo industriale senza compensi.

Nella nottata è stata stilata una bozza che servirà come base e «direzione politica» per le discussioni dei capi di Stato e di governo dei 193 Paesi partecipanti alla Conferenza sul Clima di Copenaghen. L'accordo finale non conterrà, con tutta probabilità, dei limiti vincolanti alle emissioni di gas a effetto serra, ma si riassumerà in una dichiarazione politica di intenti per l'adozione di misure contro il riscaldamento globale. Il testo, che ancora non è disponibile, è stato definito dal portavoce del gruppo dei paesi in via di sviluppo, come poco «ambizioso».