29 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Esteri. Messico

Record di omicidi per droga nel 2009 nella guerra tra clan messicani

A Juarez, capitale del narcotraffico, 1.647 morti in 9 mesi

NEW YORK - Sono bastati appena 9 mesi per fare del 2009 l'anno nero degli omicidi collegati al traffico di droga in Messico. Con le uccisioni degli ultimi giorni salgono a 1.647 le vittime della guerra tra i clan del narcotraffico nella sola Ciudad Juarez, una delle capitali del mercato di stupefacenti el Paese. Il 2008 lasciò invece per le strade della città a pochi chilometri dal confine col Texas poco più di 1.600 persone.

L'ultima strage risale a martedì quando sono state uccise altre 12 persone nella lotta che va avanti da quasi due anni tra il cartello di Juarez e quello di Sinaloa, per la supremazia nel traffico di droga. Un'impennata nelle violenze divenuta una delle principali preoccupazioni anche per gli Stati americani oltre il confine che hanno visto improvvisamente impennarsi il tasso di criminalità.

Il governo di Città del Messico è impegnato da mesi in una durissima battaglia al narcotraffico alla quale partecipano anche gli Stati Uniti, che hanno garantito elicotteri, navi e forze speciali per mettere fine alla strage in corso da mesi nello Stato centramericano. Il presidente Felipe Calderon ha di fatto militarizzato Juarez, mandando 7.500 soldati per le vie della città. Da lunedì inoltre alla polizia locale si sono aggiunti altri 635 membri.

Uno sforzo che per ora non sembra però essere stato sufficiente e che ha inoltre fiaccato l'economia della regione, divenuta il simbolo del narcotraffico dell'America Centrale.