28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Esteri. Riforma sanitaria USA

Rush finale per la riforma della sanità, parte l'Obama bus

Migliaia di eventi nelle prossime settimane in vista del voto

NEW YORK - Le vacanze di Barack Obama non sono ancora finite, ma il rush finale in vista del voto sulla riforma della sanità in Congresso è già ufficialmente partito. Sull'onda emotiva della scomparsa del senatore Ted Kennedy, uno dei maggiori sostenitori del piano, i gruppi che spingono per il nuovo sistema previdenziale preparano per le prossime due settimane una campagna martellante per convincere anche i cittadini più riluttanti.

Oltre 2.000 eventi, tra convegni e feste, sponsorizzati dai privati per conquistare i voti necessari in Senato e mettere nel cassetto il capitolo più importante del primo anno di presidenza democratica.

L'arrembaggio alla sanità è iniziato ufficialmente mercoledì scorso, mentre il presidente si trovava ancora a Martha's Vineyard con la famiglia, con un evento a Phoenix, il primo di un tour che toccherà 11 città americane. La lobby a sostegno di Obama ha preparato anche un pullman, in stile elettorale, con striscioni e volantini per spiegare agli americani i vantaggi del piano steso dalla Casa Bianca.

Secondo quanto riporta il Washington Post però è già pronta anche la controffensiva, organizzata dagli oppositori al piano, che già mercoledì scorso, sempre a Phoenix, hanno allestito un evento parallelo per «disturbare» la campagna sulla sanità. Protagonista il senatore dell'Arizona, e ex rivale di Obama alle presidenziali, John McCain. La risposta dei repubblicani è sempre la stessa: per dare un'assicurazione a tutti Obama alzerà le tasse. Un argomento ancora abbastanza convincente in tempi di crisi economica.

Un pullman lo hanno affittato infine anche le associazioni più conservatrici, come «Patient First», che ha iniziato venerdì scorso un viaggio di sei settimane al grido di: «giù le mani dal nostro sistema sanitario».

Barack Obama tornerà invece in pista la prossima settimana, dopo il «labour day», la festa dei lavoratori che conclude di fatto le vacanze degli americani. La sua sembra sempre più una corsa contro il tempo per sfruttare il gradimento nei suoi confronti e convincere gli americani che la riforma o si fa adesso o non si farà mai più.

Nei prossimi due mesi, in attesa del voto finale sul testo di legge, si preannuncia dunque una battaglia all'ultimo sangue con l'obiettivo di trovare quei 60 senatori - e dal conto mancherà il defunto senatore Kennedy - che potrebbero dare ai democratici la rivoluzione nel sistema sanitario attesa da oltre 15 anni. Il presidente ha in agenda decine eventi pubblici per proseguire il già intensissimo programma di lavoro che lo ha visto partecipare, solo tra luglio e agosto, a ben 34 eventi sul tema della sanità.