3 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Vertice Nord America

Obama: «Riforma legge immigrazione nel 2010»

Si è chiuso il vertice nordamericano a Guadalajara, con rinnovate promesse di amicizia e cooperazione

GUADALAJARA - Permangono le divergenze tra Stati Uniti, Messico e Canada in materie cruciali come la sicurezza e il commercio, nonostante i rispettivi leader, riuniti a Guadalajara per il vertice annuale Nafta (North American Free Trade Agreement) abbiano concluso la riunione di due giorni con rinnovate promesse di amicizia e cooperazione.

I colloqui tra il presidente Usa Barack Obama, il suo omologo messicano Felipe Calderon e il primo ministro canadese Stephen Harper sono durati in tutto appena quattro ore, tra la cena di domenica sera e l'incontro della mattina successiva.

Riforma legislazione immigrazione nel 2010Per quanto riguarda il tema dell'immigrazione, uno dei più spinosi, il presidente Obama ha promesso che la sua amministrazione riformerà interamente la legislazione attualmente in vigore negli Usa, per evitare tensioni con il Messico, ma ciò avverrà solo tra un anno, come riporta il Washington Post.

C'è bisogno di un «percorso verso la cittadinanza» per milioni di immigrati illegali negli Stati Uniti, e il sistema deve essere rivisto, ha detto Obama in conferenza stampa a conclusione del vertice. «Possiamo creare un sistema» che regoli l'ingresso delle persone, ha spiegato il presidente Usa, «dando anche l'opportunità a coloro che si trovano già negli Stati Uniti di ottenere la cittadinanza in modo che non siano più costretti a vivere nell'ombra». Una bozza della legislazione sarà pronta entro la fine dell'anno, ma non si farà nulla prima del 2010 perchè in agenda ci sono questioni più pressanti, come la riforma del sistema sanitario.

Cambiamenti climatici - Obama ha anche promesso che collaborerà con il Messico e con il Canada per controllare le emissioni di gas nocivi, responsabili del cambiamento climatico, e che darà altri aiuti al Messico per combattere i narcotrafficanti e la criminalità organizzata: «Abbiamo già trasferito risorse ed equipaggiamenti per aiutare il presidente Felipe Calderon in quello che è un coraggioso sforzo per contrastare i cartelli della droga che non solo sono estremamente violenti con la popolazione del Messico, ma minano anche le istituzioni giudiziarie e la polizia».