25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Birmania

Ripreso processo a Suu Kyi, arringa finale difensori

I legali: la legge violata è stata abolita 25 anni fa

NAYPYDAW - E' entrato oggi nella fase cosiddetta finale il processo, l'ennesimo, alla leader democratica birmana Aung San Suu Kyi, con la Corte di Rangoon che dovrà ascoltare l'arringa finale dei suoi difensori. Un funzionario dell'attuale Myanmar, sotto condizione di anonimato, ha confermato che il processo è ripreso.

Alla fine la giunta birmana ha permesso ai legali di vedere il Premio Nobel per la Pace ieri per ultimare l'arringa di 23 pagine, secondo Nyan Win, uno degli avvocati dell'oppositrice birmana, che è anche portavoce del suo partito, la Lega nazionale per la democrazia.

La 64enne Suu Kyi, detenuta nella prigione di Insein, ha trascorso 14 degli ultimi 20 anni ai domiciliari, e rischia cinque anni di prigione se sarà riconosciuta colpevole di avere violato i termini della sua detenzione dopo che un americano a inizio maggio le ha fatto visita nella sua casa. Perseguito a sua volta dalla giustizia birmana l'americano John Yettaw, 53 anni, il quale ha raccontato che voleva salvare Suu Kyi dopo avere sognato che la assassinavano.

Nella relazione finale del giudice alla corte al termine del dibattimento, l'accusa dovrebbe dichiarare nuovamente che Aung San Suu Kyi deve essere ritenuta responsabile per l'attraversata notturna del lago da parte dell'americano. Gli avvocati hanno argomentato che la legge che avrebbe violato è parte di una costituzione abolita 25 anni fa. In ogni caso, sostengono, non può essere responsabile per l'incidente, dato che al momento stava vivendo sotto misure di massima sicurezza ai domiciliari.

E' possibile che alcuni diplomatici europei siano autorizzati ad assistere all'udienza, scrive la Bbc nel suo sito internet, che si svolge nella prigione di Insein. «Abbiamo la legge dalla nostra parte, ma non so se abbiamo i giudici», ha detto l'altro suo difensore Kyi Wi.

Due i testimoni autorizzati a testimoniare per la difesa. Ventitrè invece quelli concessi all'accusa, 14 dei quali hanno deposto.

La sentenza è attesa il mese prossimo. Il processo è stato condannato dalla comunità internazionale che accusa la giunta di avere cercato un pretesto per prolungare la detenzione della leader democratica in vista delle elezioni l'anno prossimo. La Lega democratica di San Suu Kyi vinse l'ultima tornata elettorale nel 1988, ma non ha mai potuto formare il proprio governo.