29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Verso il G8

ActionAid: Italia ultima sugli aiuti sviluppo, Francia prima

«Imbarazzante per Berlusconi» se non rettificherà la situazione

BRUXELLES - Tra i Paesi del G8 l'Italia è l'ultima sugli aiuti allo sviluppo, mentre la Francia è prima. E' quanto sottolinea l'Ong ActionAid in vista del summit dell'Aquila. «In qualità di ospite di un vertice concentrato sulla sicurezza alimentare, l'Italia deve dimostrare la propria leadership mettendo sul piatto dei soldi vero, non delle promesse vuote», afferma in un comunicato Otive Igbuzor, direttore delle campagne di ActionAid. «Sarebbe imbarazzante per Berlusconi - aggiunge - ospitare questo summit lasciando che il suo Paese rimanga all'ultimo posto nella lotta contro la fame».

L'Ong afferma che l'Italia è indietro del 70% rispetto agli impegni assunti per contribuire a questi obiettivi. Secondo la classifica di ActionAid, la Gran Bretagna è in seconda posizione, seguita da Germania, Giappone, Canada e Stati Uniti. Secondo ActionAid il G8 deve stanziare complessivamente 23 miliardi di dollari (16,5 miliardi di euro) l'anno da qui al 2012 per rispettare gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, che puntano a dimezzare entro il 2015 il numero di persone che vive con meno di un dollaro al giorno e ad assicurare l'istruzione primaria a tutti i bambini del mondo. Oltre ad un maggiore impegno finanziario, ai leader mondiali si chiede un piano «ambizioso» per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad adattarsi ai cambiamenti climatici, un codice di condotta «vincolante e applicabile» contro la speculazione agraria e la rinuncia a imporre la liberalizzazione degli scambi.

«Il G8 sta tradendo un miliardo di persone affamate. Nel 2008 si è impegnato ad affrontare la crisi alimentare, ma dall'anno scorso le persone affamate sono aumentate di 100 milioni», sottolinea Angela Wauye, coordinatrice per il diritto all'alimentazione di ActionAid. «I poveri non si nutrono di promesse. Quest'anno il G8 deve fare di più», insiste.