2 maggio 2024
Aggiornato 20:00

USA: Corte Suprema, presto le dimissioni del giudice Souter

Alfiere dell'ala liberal, lascia per favorire prescelto di Obama

Un giudice della Corte suprema americana, David Souter - nominato nel 1990 da George Bush padre - ha intenzione di dimettersi a fine mandato, in giugno. Il presidente Barack Obama avrà così l'opportunità di procedere per la prima volta dal suo ingresso alla Casa Bianca alla scelta di un membro della massima istanza giudiziaria. Lo riferiscono i media d'Oltreoceano.

Nonostante la nomina di matrice repubblicana, sottolinea il New York Times, Souter è diventato negli anni uno degli esponenti più autorevoli dell'ala liberal della corte. A 69 anni, siede con cinque colleghi più vecchi e tre più giovani. La sua scelta, stando alle fonti della National public radio, non deriva da motivi di salute. «Semplicemente - riporta la Npr - dice da tempo agli amici che è stanco di Washington e vuole tornare nella sua terra, in New Hampshire».

Fonti autorevoli riferiscono che avrebbe già informato la Casa Bianca della sua decisione e resterà comunque al suo posto fino a quando sarà pronta la nomina del successore. Sulla decisione di Souter ha senza dubbio influito l'elezione di Obama, che con molta probabilità nominerà un successore in linea con i principi liberali che il giudice ha seguito nei suoi vent'anni di servizio e quindi non modificherà gli equilibri interni alla Corte.

Anzi, peserà sulle decisioni della Corte per molti anni, anche al di là del mandato o dei mandati di Obama, visto che la carica è a vita. Souter finora si è sempre schierato con il più vecchio membro della Corte, l'89enne John Paul Stevens e i due giudici nominati dal democratico Bill Clinton. Souter ha d'altronde scelto di andarsene dopo aver appreso «con soddisfazione» che Stevens non si sarebbe dimesso nonostante l'anzianità e che l'unica donna della corte, Ruth Bader Ginsburg - operata di recente per un tumore - avrebbe continuato anche dopo fine mandato, fa notare la Npr.

La nuova sessione si aprirà a ottobre. Gli osservatori sostengono che Obama nominerà con ogni probabilità una donna, vista l'irrisoria rappresentanza femminile nella corte e il peso che la questione di genere ha avuto nel suo programma elettorale. Fra le papabili, si fanno i nomi di Elena Kagan (già scelta da Obama per il ruolo di Solicitor General, l'avvocatura dello stato americana); Sonia Sotomayor (giudice ispanico della Corte d'Appello Usa per il secondo circuito federale); e Diane Wood, giudice federale di Chicago che insegnava legge all'università insieme all'attuale presidente.