29 aprile 2024
Aggiornato 13:30

Messico: Undicimila soldati a Ciudad Juarez, la guerra ai narcos

La cittadina di frontiera devastata dalla violenza

Ciudad Juarez - Altre 5.000 soldati arrivano a Ciudad Juarez fra oggi e domani, portando a 10.800 il numero totale di uomini delle forze dell'ordine impiegati contro il narcotraffico nella cittadina messicana di confine, insanguinata dalla violenza. Duemila soldati arrivano oggi, sabato, e altri tremila giungeranno domenica secondo Enrique Torres, portavoce dell'operazione congiunta esercito-polizia nello stato di Chihuaha.

Ciudad Juarez, 1,3 milioni di abitanti, situata proprio di fronte a El Paso, in Texas, sarà pattugliata da 8.500 soldati e 2.300 agenti della polizia federale. Le forze dell'ordine prenderanno il controllo del dipartimento della polizia locale, della prigione e anche dei vigili urbani nel quadro dell'operazione nazionale contro i cartelli della droga. L'operazione anti narcos è sensibilmente aumentata di volume dal 2006, con l'arrivo al potere del presidente Felipe Calderon; in tutto sono dispiegati oltre 45mila uomini.

Ma è aumentata anche la violenza legata alla guerra della droga: dal dicembre del 2006, il numero di morti violente in Messico ha superato le 10.500. 6.000 persone sono morte nel 2008, di cui 1.600 solo a Ciudad Juarez, epicentro di massacri particolarmente sanguinari. Moltissimi sono morti in modo atroce; è comune il ritrovamento di cadaveri torturati e teste mozzate. Secondo gli esperti , Ciudad Juarez è un campo di battaglia per i cartelli di Sinaloa e di Juarez, che si scontrano per il controllo del traffico di droga verso gli Stati Uniti. Nella città i primi due mesi dell'anno hanno registrato un totale di 385 morti attribuiti alla criminalità organizzata; in marzo si contano 41 morti, di cui 21 in una rivolta in prigione.