23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Lavoro

Il reddito di cittadinanza si avvicina: come funzioneranno le proposte di lavoro

Il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio: «Il vincolo chilometrico sarà superato». Ma «eviteremo l'esedo di massa verso il Nord»

Il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio
Il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio Foto: Ciro Fusco ANSA

ROMA - Il vincolo chilometrico nel meccanismo del reddito di cittadinanza con la proposta di un'occupazione al disoccupato entro 51 chilometri dalla propria abitazione «sarà superato». Lo assicura il vicepremier, Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo e del Lavoro, a Bruno Vespa per il libro «Rivoluzione. Uomini e retroscena della Terza Repubblica» in uscita da Rai Eri Mondadori il 7 novembre. «L'Italia» spiega Di Maio «sarà divisa in distretti con una logica legata al buonsenso. Non ci saranno vincoli chilometrici, ma vogliamo evitare lo spostamento in massa dal Sud verso il Nord. La formazione sarà legata alla domanda di lavoro che c'è sul territorio».

Fino a tre proposte in due anni
Il ministro del Lavoro aggiunge che «i due anni sono il termine massimo entro cui i centri per l'impiego o le agenzie private dovranno trovare fino a tre proposte. Ma lo Stato dovrà attrezzarsi. E spero davvero che il ciclo si esaurisca molto prima. Quando avremo rinnovato il personale dei centri e messo in rete il software, i candidati al lavoro saranno accompagnati da un tutor in remoto o personalmente dall'inizio alla fine del percorso».

Obiettivo: evitare esodo dal Sud al Nord
Nel Sud secondo Di Maio i posti di lavoro al Sud saranno «molti di più di quelli che si percepiscono. Tutti quelli che cercano lavoro - dagli inoccupati agli inattivi che non si sono mai iscritti alle liste del vecchio collocamento - dovranno iscriversi a Forza Lavoro Italiana. Su una platea di sei milioni di persone titolate ad avere diritto, prevediamo che arrivino il doppio di domande. Dovremo quindi scremare. Ai candidati forniremo il percorso, il software li aiuterà nella ricerca, un tutor li orienterà nella scelta».

Il Movimento 5 stelle: «Finalmente si cambia rotta»
A salutare con favore l'avvicinarsi del reddito di cittadinanza sono i senatori del Movimento 5 stelle in Commissione Laovoro: «Invece di continuare a rivendicare orgogliosamente il Jobs Act, oggi quelli del Pd dovrebbero chiedere sonoramente scusa per i disastri che hanno lasciato e di cui, ancora oggi, questo Paese sta pagando le conseguenze in termini di disoccupazione e precarietà. Per non parlare delle persone in condizione di povertà, cresciute negli anni in cui al governo c'erano Renzi e Co. Ma rassicuriamo i cittadini: quella stagione si sta chiudendo».

Intanto in vigore il Decreto Dignità
Con l'entrata in vigore del Decreto Dignità, «insieme agli investimenti previsti nella legge di Bilancio, a cominciare dal reddito di cittadinanza finalmente si ridarà fiato a un Paese le cui scellerate politiche del passato tutte improntate all'austerità hanno portato, come certificato dall'Istat, a un mercato stagnante. È giunta l'ora di dire 'basta' e di tornare a crescere per riportare l'Italia dove merita», concludono i senatori.