Salvini rassicura i mercati finanziari. E lo spread scende
Le parole del ministro dell'Interno (e di quello dell'Economia) sulla prossima manovra convincono gli speculatori: il differenziale sui titoli di Stato in calo
ROMA – I temutissimi mercati finanziari concedono una tregua all'Italia. Dopo aver toccato quota 290 in apertura ieri, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi è progressivamente calato, fino a scendere sotto la soglia dei 280 punti, attestandosi a 277, con un rendimento in calo, al 3,1%. Venerdì il tasso del titolo italiano era arrivato a toccare il 3,26%, sui massimi da marzo 2014. Il differenziale, insomma, resta comunque su livelli elevati, ma questa rappresenta indubbiamente una notizia positiva, alla luce della tempesta che si attendeva sui titoli di Stato: in particolare dopo la decisione dell'agenzia di rating Fitch di rivedere al ribasso il giudizio sull'Italia a «negativo».
Conferme dal governo
Secondo molti analisti, a rassicurare i mercati sarebbero state le parole del ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sul rispetto degli impegni con l'Europa. Convinceremo le agenzie di rating coi fatti, ha detto Tria nel weekend dalla sua missione Cina, «nelle prossime settimane le dichiarazioni del governo si tradurranno in un programma ufficiale, in azioni, e credo che questo giudizio cambierà in positivo». Ma ad influenzare lo spread sono state anche le dichiarazioni sulla prossima manovra del vicepremier Matteo Salvini: «Sarà rispettosa di tutte le regole e farà pagare meno tasse agli italiani», ha assicurato, lasciando il primo consiglio dei ministri dopo le ferie estive, che ha presieduto in assenza degli altri esponenti di spicco del governo. Nella serata del giorno precedente, lo stesso ministro dell'Interno aveva affermato sul famigerato vincolo del 3% del rapporto deficit/Pil: «Lo sfioreremo, senza superarlo». Rassicurazioni che, evidentemente, sono state recepite positivamente dagli speculatori internazionali.
Tiene la Borsa
Nessun particolare scossone, nella giornata di ieri, anche su Piazza Affari. L'indice principale Ftse Mib ha messo a segno una delle migliori performance in Europa, chiudendo in rialzo dello 0,62% a 20.396 punti, trainato dai titoli bancari. La mossa di Fitch di tagliare l'outlook era già scontata nei prezzi, spiegano dalle sale operative, mentre alcuni operatori temevano che l'agenzia potesse direttamente abbassare il giudizio sul nostro rating sovrano, che invece è rimasto invariato. La seduta, tra l'altro, non è stata particolarmente significativa visto i bassi volumi con Wall Street chiusa per il Labor Day. Anche stamattina aprono con un andamento contrastato le principali Borse europee. A Francoforte l'indice Dax segna un cauto +0,09%, a Londra il Ftse 100 guadagna lo 0,13%, piatto a Parigi il Cac 40. In netto rialzo invece Milano con il Ftse Mib che segna +1,11% e Madrid con l'Ibex 35 che guadagna lo 0,48%.