19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Banca Etruria

Banche, Visco sbugiarda Renzi e Boschi. Di Battista battezza la stirpe dei «bancapapà»

Il commento del Movimento 5 Stelle dopo le parole del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco davanti alla commissione di inchiesta sulle banche

Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco durante l'audizione in commissione d'inchiesta sulle banche
Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco durante l'audizione in commissione d'inchiesta sulle banche Foto: Giuseppe Lami ANSA

ROMA - "Ecco sbugiardato anche Renzi. L'ex premier ha sempre sostenuto di non aver mai avuto rapporti con le banche, se non per due mutui a lui intestati. Le battute stanno a zero: oggi apprendiamo dal governatore Visco che il segretario Pd gli chiese per ben due volte notizie su Etruria. E in maniera impropria, visto che il numero uno di via Nazionale si rifugiò nel segreto d'ufficio e spiegò che di certi temi parlava soltanto con il ministro dell'Economia». Lo dicono i membri M5S della Commissione di inchiesta sul sistema bancario.

"Manovra a tenaglia Renzi-Boschi"
"Siamo di fronte a una manovra a tenaglia di Renzi e Boschi». Perché Visco conferma che l'ex ministra espresse "preoccupazione" pure al vice direttore generale di Bankitalia Fabio Panetta, in ben due incontri, oltre che a Vegas. "E già la preoccupazione di un ministro - aggiungono i parlamentari Cinquestelle - è una pressione indebita su un organismo che dovrebbe essere indipendente, talmente indipendente che i parlamentari non possono nemmeno indirizzare ad esso un'interrogazione. Dopodiché è normale che la Boschi non chiedesse interventi diretti a Bankitalia su Etruria, visto che peraltro conosceva la preferenza di Palazzo Koch per un intervento risolutore di Pop Vicenza, intervento che era visto come fumo negli occhi dalla dirigenza della banca di papà Pier Luigi e anche dalla prodiga figliola». Per il resto, sembra chiaro che la vigilanza è spesso stata in ritardo negli interventi sugli intermediari, "ha lasciato marcire molte situazioni e in altre non ha agito in modo del tutto imparziale». Mentre appare "surreale" la risposta di Visco sulle porte girevoli tra Bankitalia e istituti vigilati. C'è stata una "promiscuità eccessiva e dannosa", soprattutto rispetto ai rapporti con la Popolare Vicenza di Zonin", concludono i parlamentari M5S.

Di Battista: dimissioni subito
Interviene nel dibattito anche Alessandro Di Battista, che in un post su Facebook torna a chiedere le dimissioni dal Governo di Maria Elena Boschi, a seguito di quanto emerge nella commissione di inchiesta sulle banche: "Se fossimo cinici dovremmo augurarci la sua permanenza al Governo perché ogni giorno che passa incollata alla poltrona sono decine di migliaia di voti persi dal Pd. Ma dato che ci interessa l'Italia e la sua credibilità invitiamo la più giovane dei "bancapapà" a dimettersi all'istante. Oltretutto un briciolo di dignità farebbe bene anche a lei». "Solo chi è in malafede - afferma il parlamentare M5s - non vede quel che è ormai sotto gli occhi di tutti». La Boschi, da ministro della Repubblica (tra l'altro Ministro per i rapporti con il Parlamento, neppure Ministro dell'economia e delle finanze) "ha usato il suo ruolo istituzionale per gli affari di famiglia. Affari di banca chiaramente".

Ecco a voi i "bancapapà"
Lei Ministro e piccola azionista di Banca Etruria, il fratello dirigente della stessa banca e il babbo, prima consigliere di amministrazione e poi Vice-Presidente. "Ecco a voi i "bancapapà", una stirpe di Arezzo che ha lavorato per la banchetta di famiglia sfruttando la poltrona ottenuta dalla figlia». Questo - conclude Di Battista - ha fatto la Boschi oltre a perdere il referendum costituzionale. Ha incontrato assieme al babbo i vertici di Veneto Banca a casa sua (tutti terrorizzati per una possibile fusione tra Popolare di Vicenza ed Etruria); ha espresso preoccupazioni sulla stessa fusione a Vegas di Consob senza alcuna autorizzazione da parte del Ministro dell'economia Padoan. Ha chiesto a Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit di comprare Banca Etruria. Nelle ultime ore si è persino venuto a sapere che "Maria Etruria" incontrò anche il vicedirettore di Bankitalia Fabio Panetta per lo stesso argomento.