27 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Global RepTrak 100 2017

Ferrero, un nome una garanzia: il colosso di Alba è il più amato al mondo nel settore food

Ferrero è l’azienda con la più alta reputazione al mondo tra tutte le aziende alimentari e contestualmente la prima azienda italiana per reputazione nel prestigioso ranking mondiale

TORINO - Chi pensava che la battaglia mediatica contro l'olio di palma desse buoni frutti si dovrà ricredere. Già, perché nonostante i ripetuti tentativi di screditare le aziende che utilizzano questa sostanza nei loro prodotti (noi del Diario vi avevamo spiegato i 7 miti da sfatare a proposito della sua presunta dannosità), la fiducia nei loro confronti non solo non è stata scalfita, ma nell'ultimo anno è persino cresciuta. Stiamo parlando soprattutto della leader indiscussa del mercato dolciario italiano, e mondiale: la «mamma» della Nutella. Ferrero si aggiudica infatti ancora una volta il titolo di azienda con la più alta reputazione al mondo nel settore food, e si conferma la prima italiana della classifica.

Prima italiana al mondo e 17esima nel ranking mondiale
È la fotografia scattata dall'annuale Global RepTrak 100 del Reputation Institute, leader mondiale nella misurazione e gestione della reputazione aziendale. Il colosso di Alba si piazza al 17esimo posto del ranking mondiale, appena dopo big del calibro di Michelin, Levi's, Nike e Nintendo. "Siamo orgogliosi della fiducia che i consumatori di tutto il mondo ci hanno confermato anche quest'anno posizionandoci in termini di assoluto nel mondo come azienda alimentare oltre che come azienda italiana» ha commentato Giovanni Ferrero, Ceo del Gruppo Ferrero. «È la conferma che la 'qualità prima di tutto' è la vera chiave del successo».

70 anni di tradizione e innovazione
Un colpo importante per l'azienda piemontese, che proprio nel suo 70esimo compleanno certifica ancora una volta la qualità dei suoi prodotti e il legame di fiducia, emotivo ormai potremmo dire, che ha saputo creare con i consumatori. 70 anni di passione ed eccellenza, di radici ben salde nel terreno – quello delle Langhe – ma con una visione forte, fatta di innovazione e capacità di espandersi sui mercati internazionali, senza mai tradire le proprie origini. Una curiosità che molti non sanno? In ogni stabilimento Ferrero c'è un mastro tostatore che definisce i parametri del «tostino» in funzione del tipo di nocciole che vede arrivare. Le nocciole sono un ingrediente essenziale per moltissimi prodotti Ferrero, da sempre: è dell’immediato Dopoguerra l’intuizione geniale di aggiungere le nocciole, di cui erano ricche le Langhe, alle ricette con il cacao, a quei tempi difficile da trovare. E a proposito di cacao, Ferrero seleziona e acquista solo fave crude di diversa provenienza e poi le miscela e le lavora tutte direttamente nello storico stabilimento di Alba.

Le altre italiane in classifica: Barilla, Armani e Pirelli
L'attenzione e la cura, dunque, pagano. Il riconoscimento di Ferrero la dice lunga sull'impatto del made in Italy nel mondo, dato per altro confermato dalla presenza, in classifica, di altri grandi brand italiani: Barilla si attesa al 23esimo posto, mentre il mondo dello style italiano è rappresentato da Armani, che migliora di quattro posizioni conquistando la 28esima piazza. Sempre all’interno del primi 50 brand mondiali notevole balzo in avanti anche per Pirelli, che passa dal 40esimo posto al 32esimo, a dimostrazione di come l'italianità che fa tendenza non sia solo appannaggio del food e della moda ma anche dell’innovazione e dell’automotive, novità testimoniata anche dall’ingresso in classifica di FCA (98esimo posto).

Cos'è il RepTrak®
Per capire meglio di cosa si tratta, il modello RepTrak® del Reputation Institute misura la reputazione delle 100 aziende più apprezzate e riconosciute al mondo, cioè la percezione delle persone in relazione alle principali aziende del mondo in sette settori chiave: prodotti e servizi, innovazione, ambiente di lavoro, governance, responsabilità sociale e ambientale, leadership e performance. L’analisi effettuata si basa su oltre 170mila dati raccolti nel primo trimestre 2017 in 15 Paesi, tra cui Australia, Brasile, Cina, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Messico, Russia, Corea del Sud, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

Rolex numero uno al mondo, scendono Google, Microsoft e Apple
In termini di tendenze, dando uno sguardo al ranking, il 2017 ha visto la crescita dei brand legati al lusso come Rolex e Rolls-Royce, mentre i prodotti di consumo occupano ben sette delle prime dieci posizioni. A dominare la classifica assoluta 2017 è proprio Rolex, che conferma il primato ottenuto anche lo scorso anno migliorando ulteriormente il punteggio che, per la prima volta, supera la soglia degli 80 punti, rientrando quindi nella categoria "eccellente». Al 2° posto troviamo il re dei mattoncini con cui tutti siamo cresciuti, Lego, che lo scorso anno occupava la 6° posizione, seguita da Walt Disney, seconda nel 2016. Da segnalare il calo della reputazione di Google, che scende dal 3° al 5° posto, e l’uscita di scena dalla top ten dei colossi hi-tech Microsoft (11esima) e persino Apple (20esima), scivolata di ben dieci posizioni. Il settore tecnologico è comunque presente nella top ten con Canon (4°), Sony (7°) e Intel che, dopo un anno di assenza, torna nelle primissime posizioni conquistando l’8° posto. Grave perdita anche per Samsung che, complice lo scandalo nel Note7, ha registrato la più forte battuta d’arresto dell’anno, perdendo quattro punti che l’hanno relegata al 70esimo posto. Tra le case automobilistiche, sia BMW Group (12esimo posto) che Daimler (27esimo posto) escono dai primi dieci, mentre Toyota, Honda, Ford e GM registrano lievi incrementi. Volkswagen, nonostante la batosta del «Dieselgate», è riuscita a rientrare in ultima posizione.